Pianta ornamentale utilizzata per bordare siepi, ma soprattutto usata per insaporire diversi piatti, ottima da sostituire in parte al sale.

Il timo, come il rosmarino, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, è un arbusto che appare fragile e delicato al contatto, discreto anche per la sua esile presenza. Il suo nome deriva dal greco e significa “forza”, “coraggio”, poiché questo sarebbe l’effetto che si avrebbe dopo averlo odorato.
E’ una pianta che non raggiunge grande sviluppo in altezza, ha un fusto legnoso e forma cespugliosa compatta. Le foglioline sono minute, con un colore che varia dal verde fino al grigio, la delicatezza si manifesta anche per i fiori, piccoli e rosa-bianchi. Ne esistono ben 300 specie diverse, tra le più conosciute il timo serpillo e il timo capitatus e il timo vulgaris.
Dal gusto aromatico e leggermente piccante, può essere facilmente impiegato per insaporire primi di pasta, carne arrosto o alla griglia, pesce e ripieni. Vengono prodotti anche ottimi liquori e aceti. Unito al vino, all'aglio, alla cipolla o al brandy serve per la preparazione di ottime salse per piatti di carne.
Da questo arbusto, grazie al prezioso lavoro delle api, si origina anche un buon miele: molto noti e ottimi i mieli di timo siciliani, abruzzesi e greci, le cui caratteristiche sono un colore ambrato, un odore intenso floreale che può diventare addirittura speziato, aroma intenso forse non adatto ai palati di tutti, che ricorda un pochino il vino cotto. Ha proprietà antisettiche, toniche e calmanti.
Il timo ha in generale proprietà antisettiche svolte a livello intestinale, già impiegato in Egitto, migliaia di anni or sono, per la pratica dell’imbalsamazione. Utile per le infezioni in generale e nello specifico per quelle urinarie, inoltre combatte l’anemia, stimola l’appetito, ottimo per i disturbi invernali che colpiscono e indeboliscono le vie respiratorie.
Per la tosse ad esempio si prepara un decotto con 250 gr di pianta in un litro di acqua, filtrare, aggiungere del miele e berne qualche cucchiaio durante la giornata.
Se la tosse è catarrale, far bollire un tazza di acqua, aggiungere 20 grammi di foglie secche e lasciare il tutto in infusione per 15 minuti circa, filtrare e dolcificare a piacere.
Anche per il timo, è utile tenerne una graziosa pianta, magari si potrebbe fare una bella composizione verde, formata dalle diverse piante aromatiche, pronte per tutti gli usi suggeriti.