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Noci

Fanno parte della frutta secca oleosa, vanno consumate con moderazione perché molto energetiche, ma fanno bene al cuore.

Noci

Nelle diete spesso si trovano le noci, soprattutto a colazione per cominciare bene e in modo energetico la giornata; infatti le noci sono dei piccoli tesori, una vera ricchezza racchiusa all’interno di un esocarpo chiamato mallo.
Il gheriglio è la parte commestibile o per meglio dire edibile, che possiamo consumare.

Si inizia a raccogliere le noci tra la fine di settembre e la fine di ottobre, e tra le diverse specie coltivate le più famose sono:

  • Sorrento: la più diffusa in Italia, i frutti sono di forma ovale, di buona qualità, apprezzati sia dall’industria dolciaria sia dai consumatori.
  • Franquette: si tratta di una qualità con grossi frutti di forma ovale, ottima la qualità, diffusa soprattutto in Meridione.
  • Hartley: ha frutti belli, grossi e di forma sub ovale.

Vi sono poi la Malizia, la Feltrino, la Midland, la Bleggiana e la Cerreto.

Storia delle noci
Si tratta di un frutto dalle origini antiche e dai significati simbolici e propiziatori: un tempo si regalavano agli sposi per augurare la Nocinofecondità. Nell’antica Roma era il frutto simbolo degli dei degli Inferi, ma simboleggiava anche Diana, che per i pagani era la Dea delle streghe, e non è un caso che tutte le seguaci di Diana in certe notti si riunivano sotto il Noce di Benevento per festeggiare il loro sabba. Per i greci ladea lunare Artemide, signora dei boschi, sarebbe stata trasformata da Dioniso in una noce.
Ancora oggi nella notte di San Giovanni si raccolgono le noci, verdi ma ricche di succhi vitali per preparare infusi dai poteri quasi medicinali, come ad esempio il nocino, un liquore aromatico.

Caratteristiche nutrizionali delle noci
Dal punto di vista nutrizionale le noci possono svolgere azione aterosclerotica grazie all’azione unita di:

  • acido grasso insaturo del gruppo degli Omega 3
  • acido linoleico
  • antiossidanti

In Spagna, grazie allo studio condotto da alcuni esperti del Policlinico di Barcellona e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology , si sono messe in luce le differenze tra chi si alimenta con dieta mediterranea, nella quale vi sono anche le noci, e chi invece si alimenta soprattutto con acidi monoinsaturi.
Nelle noci troviamo grassi di buona qualità, proteine costituite da ottimi aminoacidi essenziali, fibre, sali minerali e vitamine, tra cui vitamina E, importante per neutralizzare i radicali liberi, e l’acido folico, importante per la prevenzione di omocisteina. Inoltre questi frutti contengono fitosteroli, fitoestrogeni e fitonutrienti, necessari per la buona salute del cuore.
Dal punto di vista dell’indice glicemico (GI) per le noci è molto basso, motivo per cui possono essere consumate dai diabetici di tipo 2.
Il consiglio è comunque quello di non superare i 30 grammi circa di noci a volta, poiché se si superassero tali quantità si avrebbe un sovraccarico energetico, discorso valevole per tutta la frutta secca oleosa (nocciole, pistacchi, mandorle).

Le noci possono essere consumate come tali, oppure in insalate di verdura, ma anche nelle macedonie di frutta , o all’interno di pane, biscottini, grissini o nel formaggio.

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TAG  noci   frutta secca  
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