In questi ultimi tempi il latte crudo, per una questione economica e per altri fattori, sta ritornando in auge.

Il latte crudo per il mondo occidentale da moltissimo tempo è un alimento fondamentale. Nei primi anni del secolo scorso, in Italia, per una questione igienico sanitaria, fu introdotta l’obbligatorietà della pastorizzazione del latte. Da allora il latte che subisce questo trattamento, è denominato “latte fresco”.
Però da qualche anno è nuovamente possibile la commercializzazione del “latte crudo”, ovvero senza trattamenti termici, poiché è permesso solo portare il latte appena munto ad una temperatura tra gli 0 ed i 4 gradi. Il produttore deve però seguire determinate regole igienico sanitarie per evitare che il latte sia contaminato.
I valori nutrizionali del latte crudo sono molto alti e comprendono il 3% di caseina e, in quantità minori, lattoalbumina e lattoglobulina. Lo zucchero presente è il lattosio nella misura del 4.8%, il quale, grazie ad un processo enzimatico, si divide in due ulteriori zuccheri, il glucosio ed il galattosio, che hanno la proprietà di fermentare per opera di vari organismi, fra i quali i fermenti lattici, i responsabili dell’inacidimento del latte e della conseguente coagulazione.
I grassi sono in presenti in misura del 3.5% e, dividendoli dal latte, si ottiene così la panna.
Si trovano tracce anche di sodio, calcio e magnesio.
Le vitamine sono presenti in gran quantità; quelle di tipo A e B sono le maggiori, ma sono presenti anche le vitamine D, E, K e F. Il componente maggiore del latte è l’acqua, presente nella misura dell’88%.
Cosa molto importante è che il latte crudo è un alimento vivo, una sorta di yogurt, che agisce da stimolante immunitario e favorisce la vitalità della flora batterica intestinale.
Per poter beneficiare completamente sia della freschezza che dei valori nutritivi del latte crudo è necessario consumare il prodotto entro le 48 ore dall’acquisto. Oppure, se si pensa di consumarlo oltre questa scadenza, è consigliabile congelarlo in bottiglie di PET da mezzo litro.
Il latte crudo appena munto viene filtrato e, come già accennato, refrigerato ad una temperatura compresa tra gli 0 ed i 4 gradi prima di essere messo in commercio tramite dispenser o nei distributori automatici.
E’ ottimo per fare il cappuccino al mattino a colazione, oppure impiegarlo in cucina nelle ricette in cui è richiesto l’uso del latte, come la polenta, la puré di patate, nelle creme dei dolci. Ma il latte crudo è anche l’ideale per prepararsi yogurt fatto in casa, panna, burro e formaggi con la semplice separazione del latte dai grassi.
Oltre che a risparmiare denaro preparandosi a casa questi derivati, il latte crudo è economico anche da un altro punto di vista: l’acquisto direttamente dal produttore o dai distributori automatici evita di pagare intermediari e trasporto e la mancanza di processi come la pastorizzazione e la scrematura non comportano ulteriori aumenti sul prezzo finale del latte. Quindi, acquistato nei distributori, può arrivare al prezzo massimo di 1 € al litro.
Per avere indicazioni su dove trovare i punti vendita del latte crudo, basta collegarsi al sito internet Milkmaps.