Colorate, deliziose ed invitanti, ma cosa contengono davvero e quante calorie hanno?

Le caramelle sono una vera leccornia per grandi e piccini, basti pensare all’espressione di un bambino davanti ad un negozio di dolciumi in cui, tra i colori pastello e i profumi dolci ed invitanti, tutto sembra far pensare a un paese fiabesco.
Però le caramelle ed i dolcetti in generale quanto sono da mettere sul banco degli imputati? Fanno davvero così male, oppure ogni tanto possiamo permetterci una piccola concessione?
Cominciamo con il valutare il dato che quasi 10 milioni di famiglie in Italia acquistano dolciumi costituiti da caramelle e gomme da masticare con una regolarità quotidiana, magari per epurarsi la coscienza scelgono quelle nella versione light, in questo modo non rinunciano alla dolcezza ma risparmiano in calorie ed il buon umore è così assicurato.
Partiamo dal presupposto e dal principio paracelsiano che nessuna sostanza fa male e tutte possono in una certa quantità rappresentare un veleno, ciò sta a significare che anche le caramelle rientrano in tale concetto, dunque possono saltuariamente essere consumate, senza però cadere nella tentazione trasformata in abitudine di averle sempre nella borsetta.
Ogni caramella corrisponde caloricamente a circa un cucchiaino di zucchero, quindi se ne consumiamo 3 o 4 al giorno dovremo ad esempio non mettere lo zucchero nel caffè, questo per stare in equilibrio.
Nelle caramelle esistono zuccheri spesso diversi dal saccarosio, ad esempio acesulfame, saccarina, aspartame, ovvero dolcificanti di sintesi. La saccarina nello specifico ha un potere dolcificante pari a 400-500 volte superiore al saccarosio, con la differenza che, nel caso della saccarina come anche per l’aspartame, si tratta di prodotti accusati di essere cancerogeni. Quindi qualche caramella va bene ogni tanto, evitate per quanto è possibile di esagerare con i dolcificanti.
Vediamo qualche tipologia delle caramelle più presenti in commercio.
Caramelle gommose: si tratta di caramelle abbastanza caloriche poiché ricche di zuccheri semplici, contengono più che altro aromi di frutta perché il succo tanto propagandato è poi poco presente. Occhio alle carie! Questo tipo di caramelle tendono a incollarsi ai denti durante la masticazione, quindi sarebbe opportuno lavarsi sempre i denti dopo.
- Caramelle ricche di vitamine aggiunte: solitamente la vitamina più integrata è la vitamina C, si tratta di una vitamina idrosolubile che, anche in caso di eccesso, viene eliminata con le urine, cercate comunque di evitare un consumo smodato.
- Caramelle con caffeina: non sono adatte per i bambini, sono energetiche e indicate in momenti di stanchezza e affaticamento mentale.
- Caramelle alla liquirizia: se si soffre di ipertensione è ben evitarle, visto l’effetto che queste hanno nell’innalzarla, adatte invece per chi ha il problema opposto. Anche in questo caso è legato alla quantità assunta.
- Caramelle per denti puliti: sono ricche di xilitolo, una sostanza capace di neutralizzare gli acidi della bocca, ostacolando l’insorgenza delle carie, non vanno però assolutamente sostituite a dentifricio e spazzolino!
Per i golosi ecco una ricetta semplice per le gelatine di frutta fatte in casa:
200 gr di zucchero
- 10 gr di succo di frutta
- 1 confezione di fogli di gelatina
Procedete in questo modo. Mettete i fogli di gelatina in un recipiente pieno d’acqua per 10 minuti circa. Intanto mettete lo zucchero in un pentolino aggiungendo 2 cucchiai di succo di limone e 10 cucchiai di succo di frutta da voi scelto; fate quindi bollire per 5 minuti. Togliete dal fuoco e aggiungete i fogli di gelatina ammollati e mescolate fino a quando non sono ben sciolti. Riempite con il liquido ottenuto degli stampini, meglio se di silicone, e lasciateli in frigo per 2 ore circa. Quando le caramelle si saranno indurite abbastanza tiratele fuori dal frigo, toglietele dagli stampini e passatele nello zucchero.