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Uovo di Pasqua

Parte 2 di "Uovo di Pasqua"

Arrivando ai giorni nostri possiamo nuovamente e con ragione affermare che l’uovo di cioccolato è diventato un simbolo vero e proprio della Pasqua. La qualità del cioccolato è stabilita da una norma europea del 2003, in cui non sono ammessi alcuni tipi di oli, come quello di cocco, di palmisti o di dika, perché ritenuti dannosi alla salute.

Fino a qualche decennio fa la preparazione delle uova al cioccolato pasquali era affidata agli artigiani pasticcieri, mentre attualmente anche l’industria dolciaria ha cominciato a produrre uova di cioccolato.

Le varietà di questo dolce sono numerose ed ogni anno aumentano sempre di più;  la tipologia principale è comunque quella dedicata ai bambini, in cui le sorprese sono giocattoli o gadget ispirati agli eroi dei fumetti o dei cartoni animati. Chi non ama le sorprese, trova in commercio uova pasquali il cui regalo è all’esterno e quasi sempre si tratta di peluche.

Credits: Foto di @Adriano Gadini | Pixabay
Comunque la valutazione merceologica è del tutto relativa, se consideriamo che chi produce le uova al cioccolato per le sorprese usa oggetti provenienti da Cina e Hong Kong dal modesto valore commerciale. Si spiega così il fatto che la maggior parte delle volte troviamo nelle uova piccoli giocattoli, calcolatrici, spillette ed oggetti simili.
Altro discorso è se si ha intenzione di personalizzare l’uovo acquistando personalmente la sorpresa da far mettere all’interno.

Per quanto riguarda la materia prima, in commercio troviamo uova di Pasqua per tutti i gusti: al cioccolato extra fondente, al cioccolato fondente, al cioccolato con varie percentuali di latte o di cacao. Inoltre le aziende dolciarie propongono gli ovetti di cioccolato con varie farciture e gusti. Una delle novità più recenti è l’uovo di Pasqua al cioccolato con olio di oliva.

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