Parte 3 di "Acquario"

Saturno e Urano
Ha due pianeti governatori: Saturno ed Urano. Due pianeti in apparenza piuttosto differenti tra loro ma che in questo segno si esprimono con un tipo di energia non troppo dissimile.
Il Saturno dell’Acquario non è il dio avaro e distruttivo che conosciamo ma è quello che governa con saggezza perché agisce al di sopra degli istinti ed egoismi.
Urano funge da elemento innovatore, capace di capovolgere gli schemi e portare ad altri livelli di comprensione.
Entrambi questi pianeti consentono all’Acquario di poter essere un osservatore distaccato ma questo può andare a detrimento di un coinvolgimento emotivo, come infatti molto spesso accade.
E’ facile per un Acquario non capire i bisogni emozionali degli altri e questo per un eccesso di raziocinio e logica. La sua mente tanto acuta non entra in sintonia con l’irrazionalità di un comportamento emotivo e allora si difende con l’ironia della quale è padrone perché questa appartiene ai processi mentali.
Urano è il pianeta dei grandi sovvertimenti e un Acquario è capace di fare cambiamenti anche drastici nella sua vita, specialmente quando si trova da troppo tempo in una situazione che limita la sua indipendenza e la sua libertà. Può chiudere da un momento all’altro con una persona senza sentirne la mancanza né il rimpianto.
Altro dono di Urano è l’idealismo ed è possibile che un Acquario possa appassionarsi ad un’idea, un’utopia. Lui comunque ha idee proprie e non vuole che altri cerchino di fargliele cambiare, è disposto ad accettare altre tesi ma deve essere una sua scelta. La flessibilità che gli dona Urano s’interrompe quando qualcuno vuole forzare la sua volontà e questa sua forma di rigidità può essere una componente dell’influenza di Saturno.
E’ importante per lui anche il concetto di fratellanza e gli piacerà condividere con altri le sue aspirazioni di un mondo migliore e i suoi progetti. Vorrà formare gruppo attorno ad un interesse comune ma non si lascerà di certo intrappolare in forme di organizzazione troppo rigida perché vorrà mantenere comunque una sua indipendenza.
Ha due pianeti governatori: Saturno ed Urano. Due pianeti in apparenza piuttosto differenti tra loro ma che in questo segno si esprimono con un tipo di energia non troppo dissimile.
Il Saturno dell’Acquario non è il dio avaro e distruttivo che conosciamo ma è quello che governa con saggezza perché agisce al di sopra degli istinti ed egoismi.
Urano funge da elemento innovatore, capace di capovolgere gli schemi e portare ad altri livelli di comprensione.
Entrambi questi pianeti consentono all’Acquario di poter essere un osservatore distaccato ma questo può andare a detrimento di un coinvolgimento emotivo, come infatti molto spesso accade.
E’ facile per un Acquario non capire i bisogni emozionali degli altri e questo per un eccesso di raziocinio e logica. La sua mente tanto acuta non entra in sintonia con l’irrazionalità di un comportamento emotivo e allora si difende con l’ironia della quale è padrone perché questa appartiene ai processi mentali.
Urano è il pianeta dei grandi sovvertimenti e un Acquario è capace di fare cambiamenti anche drastici nella sua vita, specialmente quando si trova da troppo tempo in una situazione che limita la sua indipendenza e la sua libertà. Può chiudere da un momento all’altro con una persona senza sentirne la mancanza né il rimpianto.
Altro dono di Urano è l’idealismo ed è possibile che un Acquario possa appassionarsi ad un’idea, un’utopia. Lui comunque ha idee proprie e non vuole che altri cerchino di fargliele cambiare, è disposto ad accettare altre tesi ma deve essere una sua scelta. La flessibilità che gli dona Urano s’interrompe quando qualcuno vuole forzare la sua volontà e questa sua forma di rigidità può essere una componente dell’influenza di Saturno.
E’ importante per lui anche il concetto di fratellanza e gli piacerà condividere con altri le sue aspirazioni di un mondo migliore e i suoi progetti. Vorrà formare gruppo attorno ad un interesse comune ma non si lascerà di certo intrappolare in forme di organizzazione troppo rigida perché vorrà mantenere comunque una sua indipendenza.
Di
Maria Santucci,
© Riproduzione Riservata