Saturno è il nostro maestro di vita: nel tema natale è colui che aiuta la nostra crescita morale e intellettuale

Saturno è un grande e luminoso pianeta visibile a occhio nudo. Per ordine di grandezza viene subito dopo Giove.
La sua atmosfera è composta principalmente di idrogeno ed elio, sotto di essa, attorno a un nucleo roccioso, è probabile ci sia del ghiaccio. La sua parte interna è molto calda e irradia un’energia maggiore di quella che riceve dal Sole.
La sua caratteristica principale è il sistema di anelli dei quali si circonda, la cui bellezza non è data soltanto dai loro colori, che variano da tonalità del grigio, bianco e giallo, ma anche dalla luminosità che li rende visibili con telescopi di normale potenza. Gli anelli sono costituiti da particelle di roccia, polvere e ghiaccio, sono estremamente sottili e tutti insieme formano una fascia non più larga di 1,5 km.
Il primo a osservare la bellezza di questi anelli fu Galileo Galilei nel 1610, il quale, dotato di un cannocchiale ancora troppo semplice, non riuscì a capire cosa veramente fossero. Furono poi identificati nel 1655 da Christian Huygens che aveva a disposizione uno strumento più potente.
Saturno è il pianeta che possiede un numero di satelliti più elevato. Grazie alla sonda Cassini se ne scoprono sempre altri alcuni di questi nascosti tra gli anelli. Quelli più importanti sono 18 ma si ritiene che in totale siano circa 90. I più conosciuti sono Titano e Rhea, poi, per citarne alcuni, ci sono Atlas, Calipso, Dione, Enceladus, Hyperion, Iapetus, Janus, Mimas, Pan, Pandora, Phoebe, Prometeus
SATURNO NEL MITO
Nell’antica Grecia era conosciuto come Crono (Saturno per i romani). Figlio di Urano e Gea fu definito da Omero il padre dei tre sovrani del Mondo: Zeus (dio del Cielo), Poseidone (dio del Mare) e Ade (dio degli inferi).
La mitologia narra che Urano, temendo il potere dei figli, li nascondesse in grotte e caverne impedendo loro di vedere la luce. Un’altra versione di questo racconto dice che lui ingoiava la sua prole. Li nascondeva dunque al mondo per renderli inoffensivi.
Con l’aiuto di sua madre, Crono uscì dal nascondiglio per colpire il padre. Lo evirò con la falce donatagli da Gea e da questo membro reciso e gettato in mare nacque la dea Afrodite.
Divenne lui il nuovo signore del cielo, sposò la sorella Rea e dalla loro unione nacquero gli dei: Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus. In seguito ad una profezia cominciò ad avere le stesse paure del padre e per evitare di essere un giorno detronizzato a sua volta, decise di ingoiare tutti i suoi figli così come aveva fatto Urano. Ma Rea, quando partorì Zeus, con uno stratagemma riuscì a nasconderlo. Fu Zeus, una volta cresciuto, a far risputare al padre tutti i figli che tratteneva nel ventre e poi, insieme ai fratelli, gli mosse guerra e lo allontanò dalle loro terre.
Crono trascorse un lungo periodo di isolamento e dolore, al termine del quale si trasformò in un re buono che governava con saggezza ed equilibrio e si prendeva cura della prosperità delle sue genti alle quali insegnò l’agricoltura e l’arte di costruire le città. L’epoca del suo regno fu detta l’età dell’oro.
COSA RAPPRESENTA NEL TEMA NATALE
Saturno, da molti definito il “gran malefico”, è in realtà il principale artefice della nostra crescita morale e intellettuale. Le migliori acquisizioni di coscienza avvengono sotto il suo dominio.
A lui appartiene il processo di interiorizzazione e comprensione. Nel nostro tema di nascita rappresenta il limite, quella zona nella quale incontriamo maggiori difficoltà. Nei transiti ci accompagna nelle tappe più importanti della nostra vita.
La sua presenza in un settore (casa) dell’oroscopo personale, o del transito, serve a indicare quale sarà l’area nella quale avremo più bisogno di impegnarci. E’ un punto debole per noi che dovremo superare ostacoli o alleviare un disagio che riguarda proprio i significati di quel settore. Se, ad esempio, Saturno è, alla nascita, in IVª casa (quella che riguarda la famiglia) è probabile che ci siano dei problemi in ambito familiare, può mancare un genitore o è necessario un forte impegno da parte nostra per sostenere un parente o l’intera famiglia. C’è quindi una carenza a questo riguardo o una richiesta di sacrificio, entrambe le opzioni appartengono al suo modo di operare.
Questo pianeta è detto anche il “guardiano della soglia” ed è quello che ci consente di progredire a patto che un profondo lavoro di autoanalisi sia stato compiuto e, proprio per questo, sia avvenuto quel cambiamento necessario per andare avanti e non restar fermi nei propri errori. Nell’astrologia karmica riveste un suo ruolo ben definito.
Saturno, guardando il cielo, è l’ultimo pianeta osservabile a occhio nudo ed era considerato, alcuni secoli fa, il confine tra il visibile e l’invisibile o anche tra il calore e la luce rappresentati dal sole e il buio che veniva oltre di esso. Tale simbologia è valida tuttora perché il pianeta ha un’attinenza con la nascita e la morte ma non si riferisce solo a quelle del piano fisico.
E’ un pianeta freddo, bisogna riconoscerlo e non si comporta mai in modo generoso, però, nel momento in cui decide di elargire i suoi favori, che dovranno essere conquistati, questi rimarranno stabili nel tempo perché frutto di conquiste e un lavoro tenace.
Saturno, come descrive il mito, è stato capace di espiare una colpa e renderla utile sul piano della crescita personale, le conquiste fatte, seguendo la sua strada che è irta di ostacoli perché questa è la sua regola, ci renderanno persone migliori.
E’ il signore del tempo, non conosce la fretta e ci spiega che con il giusto impegno, la pazienza, la tenacia, arriveranno i risultati sperati.
Il suo tempo di rivoluzione è di 29 anni circa e ogni volta che questo ciclo si compie ci immette in una nuova epoca della nostra vita. Il primo ciclo, quello dei 29 anni, rappresenta l’ingresso nell’età “adulta”, quella nella quale i ragazzi assumono degli impegni: di lavoro o di relazione. Da questa tappa per molti finisce il periodo della spensieratezza e si entra in quella serie di responsabilità dalle quali si comincerà ad uscire verso i 59 anni, periodo nel quale questo pianeta entra in un nuovo ciclo: quello che ci condurrà verso la vecchiaia.
I suoi transiti hanno sempre una finalità evolutiva anche quando appaiono eccessivamente dolorosi.
Il suo compito è aiutarci ad allontanare da noi quelle situazioni o persone che ostacolano il nostro progresso e la nostra felicità, purtroppo non sempre è riconosciuta la positività di questa sua funzione e giudicando ingiusti e pesanti gli effetti prodotti dai suoi transiti, ci lamentiamo dicendo: “ho Saturno contro in questo periodo”. Ma così facendo non riconosciamo l'aiuto che stiamo ricevendo e non ne accogliamo l'insegnamento nascosto. Accade poi, quando la bufera è passata e siamo tornati riflessivi che, guardando indietro nel tempo, ci rendiamo conto del bene ricevuto e dei cambiamenti che esso ha favorito nella nostra interiorità e, di riflesso, nel vivere quotidiano.
SATURNO NELLA VITA PRATICA
Ha una forte attinenza con la terra e, in senso più traslato, con la vita pratica e le difficoltà ad essa connesse. Rappresenta la vecchiaia e le persone anziane che abbiamo accanto, ma anche quelle sagge: i nostri maestri di vita.
Saturno è il nostro genitore, ruolo che condivide con Giove e il Sole. Lui è il padre severo che impartisce le regole di comportamento e sa imporre le giuste punizioni. Può essere un padre anaffettivo, troppo chiuso in se stesso e ben poco generoso, oppure quello che saprà insegnare i valori della vita. L’età che a lui corrisponde è quella che va dai 60 anni in poi appunto per questo è il simbolo della vecchiaia.
A livello psicologico è quel senso del limite che possiamo percepire in noi, è lui che ci fa sentire inadeguati, non all’altezza delle situazioni, eccessivamente timidi o insicuri. Questo avviene quando non è in aspetto positivo con il nostro Sole. Quando invece è in buona assonanza stimola la nostra ambizione e ci fa sentire centrati e sicuri di quello che stiamo facendo.
Ha un’attinenza con il senso del dovere, la correttezza, l’ordine, la coerenza. Qualità queste che nelle disarmonie diventano dei limiti perché manca l’elasticità che è un dono a lui totalmente sconosciuto.
E’ il pianeta della conservazione che, vista nella sua accezione positiva, è apprezzabile ma è un ostacolo quando impedisce l’evoluzione naturale degli eventi e della coscienza. Un’altra qualità che gli appartiene è la parsimonia che si accompagna a un’attenzione verso i beni ricevuti o guadagnati, i quali, come lui insegna, non andrebbero sperperati. Anche la parsimonia può tramutarsi nel suo opposto: l’avarizia, che è poi il peccato che secondo la tradizione astrologica gli è stato affidato.
E’ un pianeta che sa badare a se stesso, ci trasmette quindi il dono dell’autosufficienza e del saper ben vivere le situazioni di solitudine. Viene da lui quel sano distacco dalle pesantezze di un vivere quotidiano.
E’ l’osservatore silenzioso: quello che sa vedere ciò che avviene senza interferire. Grazie a lui possiamo imparare ad essere imparziali nel giudicare e, appunto per questo, obiettivi.
Quando non funziona nel modo migliore può render cinici, freddi, impersonali, rigidi nelle proprie convinzioni, pessimisti. Ci spinge però a fare delle esperienze e ad esser presenti a noi stessi.
SATURNO NELLA SALUTE
Saturno è collegato all’inverno e come questa stagione tende a “disseccare” pertanto lui ha a che fare con i processi d’invecchiamento specialmente a livello delle ossa che si possono decalcificare e diventar deboli fino a fratturarsi. A lui appartiene anche il consolidamento della struttura ossea nel bambino e la sua dentizione.
Le fasi di cronicizzazione delle malattie sono governate da lui. Nella struttura umana governa i denti, lo scheletro, le ginocchia, le fibre muscolari, le unghie, le cartilagini, le articolazioni e la produzione di calcio.
Può essere messo in relazione a operazioni chirurgiche, a un’eccessiva magrezza, a forme di depressione.
Il suo elemento di appartenenza è la terra
Il chakra sul quale ha il dominio è il primo: la nostra base, il punto di collegamento con la realtà del mondo materiale e con i nostri bisogni di ordine fisico.
Il suo colore è il nero ma gli si attribuisce anche il viola.
Le sue pietre sono: onice, tormalina, ossidiana, quarzo fumé, eliotropio.
Nell’aromaterapia i profumi a questo pianeta associati sono: canfora, cedro, cipresso, eucalipto, ginepro, mirra, pino silvestre.