Astrologia Karmica: il segno dei pesci

Redazione Amando  | 28 Nov 2023

    Il suo compito è dare amore in modo incondizionato: riconoscendo nell’altro se stesso e l’immagine dell’Amore Universale.

    Il segno dei Pesci è l’ultimo dei segni d’acqua (lo precedono Scorpione e Cancro) ed è l’ultimo dei segni zodiacali: il numero dodici. Con esso il cerchio zodiacale si chiude e l’Essere che aveva iniziato il suo cammino evolutivo dall’Ariete, arriva all’ultima tappa di questa sua esperienza e deve prepararsi a un nuovo ciclo di apprendimento.
    Nell’avvicendarsi delle stagioni, il segno dei Pesci è presente nel periodo di passaggio tra l’inverno e la primavera. Si colloca nel mezzo di questi due periodi, quando un ciclo annuale si è svolto e sta per iniziarne uno nuovo, che coinciderà con l’equinozio di primavera: nel giorno in cui il Sole entra in Ariete.

    Il passaggio nel segno dei Pesci è una tappa importante nel processo di crescita, appunto per questo è considerato un “segno di transizione”. In esso l’Individualità si trova in una via di mezzo. Ha percorso un bel tratto del suo cammino, ha acquisito consapevolezza e potrebbe iniziare un nuovo percorso, ma prima ha ancora del lavoro da compiere a livello interiore, che lo porterà a saldare i conti con un passato karmico, così da essere pronto per il nuovo ciclo di apprendimento che inizierà quando la Coscienza lo riterrà opportuno: forse nella prossima vita.

    E’ considerato un segno di purificazione. Le esperienze che l’Io potrà fare sotto la sua protezione saranno formative a livello umano e utili per emendare o annullare gli errori accumulati nelle precedenti fasi di apprendimento. Forse non saranno facili da assolvere e potranno apparire fin troppo pesanti, ma la via scelta è quella del sacrificio e spesso è percorsa con un senso di grande accettazione.
    Questo segno rappresenta l’Assoluto, in esso l’individualità non esiste, l’ego perde consistenza preferendo fondersi con tutto ciò che d’incorporeo lo circonda. Sa di essere energia pura e tenta di ricollegarsi alla Fonte da dove proviene. Questo desiderio dell’anima, nella vita pratica, potrà essere assolto nei modi che per gli interessati saranno più congeniali, seguendo un istinto che hanno ben sviluppato.
    Naturalmente non tutti i nati in Pesci sono dei mistici, ma una vocazione spirituale alberga in loro ed è percepibile anche da quelle persone che sono distratte in altre occupazioni. Nei loro cuori è presente una voglia di trascendenza e questa meta è avvertita in modo più acuto che per altri segni.

    L’ELEMENTO DI APPARTENENZA

    L’elemento al quale appartiene il segno dei Pesci è l’acqua, non quella dei ruscelli, dei fiumi, degli stagni, che appartengono ad altri segni, la sua è quella degli oceani, del mare.
    Nel mare finiscono tutti gli altri corsi d’acqua ed è popolato da tante creature e piante. E’ un elemento vivo, nelle cui profondità c’è silenzio, freddo e buio, mentre in superficie può essere pericoloso per le sue turbolenze.
    Non è contenibile la sua acqua, né è possibile deviarla: è l’immagine della libertà. Una libertà che poco s’incontra con il significato che abitualmente diamo a questa parola perché corrisponde a leggi assolutamente naturali, cioè in ordine con la Natura dell’Universo.
    A livello simbolico le acque marine, feconde e insondabili, a volte accoglienti e altre respingenti, dalle profondità non sempre raggiungibili, rappresentano il nostro inconscio personale e collettivo. In esse sono nascosti tesori e resti di passati splendori o di eventi disastrosi, ricordi di civiltà passate possono nascondersi nei suoi fondali. Ecco perché ricorda l’inconscio al quale sono affidate le nostre memorie.
    Le turbolenze improvvise che fanno alzare onde altissime e distruttive, possono somigliare a certi atteggiamenti del carattere pescino quando, guidato da sensazioni e turbamenti, non sempre decifrabili o spiegabili, può essere indotto a comportamenti lesivi per se stesso e per i suoi rapporti affettivi.
    La sua acqua così limpida da rispecchiare il cielo, che, visto all’orizzonte, sembra congiungersi con essa formando un tutt’uno, è un’immagine simbolica delle aspirazioni dell’animo pescino, che anela a rispecchiarsi con l’immagine del divino che serba dentro di sé.
    Uno degli spettacoli più belli cui assistiamo è il Sole, che al tramonto scende nell’acqua del mare e da essa è accolto con la naturalezza con la quale un’amante accoglie il suo amato. E’ un rito di fecondazione questo al quale assistiamo e può indicare l’unione dell’Io Superiore con la coscienza.

    L’IMMAGINE CHE LO RAPPRESENTA

    L’immagine simbolo del segno dei Pesci è due pesci che nuotano in senso opposto, uniti tra loro da una cordicella. Essa è il simbolo dell’energia cosmica e ci ricorda, in modo stilizzato, il simbolo dello Yin e Yang (il Tao).
    Il loro movimento è inteso di tipo circolare e intende il moto eterno dell’anima che s’immerge nella materia per tornare nel Luogo dal quale è discesa. Ricordano anche il moto circolare dell’universo con le sue sinusoidi, i suoi alti e bassi.
    I due pesci che scendono verso il basso riguardano l’involuzione nella materia e la discesa nel mondo interiore (l’inconscio rappresentato dal mare). I pesci che nuotano verso l’alto rappresentano l’evoluzione, il superamento degli attaccamenti al mondo materiale e il ritorno al Principio Assoluto dal quale provengono.
    Il laccio che li unisce è l’energia che collega queste due funzioni. Il mare nel quale nuotano entrambi è quello dell’energia universale e dell’inconscio (come già indicato).
    Sul piano Esoterico il segno Pesci simboleggia l’Alfa e l’Omega: l’inizio e la fine di ogni cosa.

    IL SUO MOTTO

    Il motto dedicato a questo segno è il seguente: “io sono il paradiso sopra di me non c’è altro”.
    Questo motto ci permette di comprendere la missione affidata al segno dei Pesci che è ritrovare in sé la luce dell’amore cosmico.
    Ogni segno ha una sua particolare atmosfera, quella che appartiene ai Pesci è molto simile a una dimensione senza tempo nella quale c’è tutto e niente. Non ci sono confini nel suo spirito, che assorbe emozioni e sentimenti dal mondo esterno al quale riporta le sue stesse emozioni. Non crea barriere tra sé e gli altri la persona che nasce sotto la sua protezione, l’altruismo e la compassione la guidano, anche se, così facendo, rischia d’inquinare se stessa con energie che non gli appartengono.

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