Il suo compito: riconoscere la propria individualità e dare ad essa il valore che merita senza recare danno ad altri

L’Ariete è il primo segno dello Zodiaco. Nella Tradizione si affera che l’Anima, per evolvere, s’incarni nei 12 segni zodiacali in un percorso che va dall’Ariete ai Pesci. Il segno dell’Ariete è, quindi, quello al quale inizia il viaggio che porterà l’Individuo alla conoscenza di sé. Rappresenta la forza propulsiva che dà origine alle cose. E’ paragonato alla nascita, al parto.
E’ un segno di fuoco e la fiamma che lo distingue è quella dalla quale si forma la prima scintilla. Non è ancora la fiamma ardente del Leone e neanche quella del Sagittario che è in fase di declino. E’ un fuoco, il suo, che può esplodere in mille scintille o spegnersi. Altrettanto è il suo temperamento che passa da fasi di euforia e attivismo a momenti di apparente inerzia.
La sua è un’energia di tipo cardinale, così chiamata per indicare l’entrata simbolica del Sole in uno dei punti cardinali, l’Est, e l’avvio di una delle 4 stagioni. Come gli altri segni cardinali (Cancro, Bilancia, Capricorno), assume in sé queste caratteristiche: espansività, dinamismo e iniziativa che presuppongono una volontà e un indirizzo.
Nel confronto con gli altri due segni di fuoco (Leone e Sagittario) è il più ingenuo e immaturo, ma non per sua debolezza psicologica ma perché, appunto, è il segno che apre la strada agli altri e non può profittare di un’esperienza tramandata. In comune con Leone e Sagittario ha la generosità e l’altruismo.
Come primo segno dello zodiaco ha un’energia ancora allo stato puro, da incanalare e educare. Non ha esperienza ma, presumendo che non ci sia altro davanti a sé, deve riuscire a educarsi da solo. Appunto per questo partecipa alla vita attraverso l’azione e la reazione. Segue i suoi istinti e impara, proprio come fanno i bambini, dai risultati delle sue azioni. In tal modo costruisce la sua identità. L’impegno a lui richiesto è non lasciare che la sua istintualità travalichi i limiti di un vivere sociale.
IL SUO MOTTO
Ogni segno ha un motto che lo distingue e che serve per inquadrarlo meglio. Le parole chiave destinate a ciascuno di essi possono cambiare, ma tutte hanno un significato centrale comune. Per l’Ariete la frase chiave è “Io Sono”.
Queste due parole vogliono intendere una presa di coscienza di Sé, del proprio posto nel mondo e del proprio diritto all’autodeterminazione. Sono il riconoscimento del proprio nucleo divino: di quella Forza Vitale che prende forma nella materia e fa esperienza. Rappresentano la capacità di esprimere se stessi e le proprie potenzialità, consapevoli che oltre l’involucro di materia che ci riveste c’è altro.
L’essere umano, da questo segno, inizia ad affermarsi: esce dal gregge per vivere la sua individualità. Attenzione però: un eccesso di autoaffermazione può generare egoismo.
NASCERE NEL SEGNO DELL' ARIETE
Chi nasce in questo segno zodiacale deve imparare ad agire in prima persona, perché l’Ariete, che è governato da Marte (dio della guerra), ha volontà e coraggio, qualità queste che gli consentono di esprimere i suoi talenti e battersi per le sue idee. La sua esperienza evolutiva si forma attraverso il giusto uso della volontà.
Rappresenta, l’Ariete, il nostro senso d’individualità, ossia il sapere essere Persone consce della nostra Identità, che non può essere nascosta né trasferita ad altri, in un malinteso sentimento di rispetto o inferiorità. L’incarnazione in Ariete ritiene quindi prioritario sviluppare una migliore consapevolezza di sé, perché tale consapevolezza permetterà di andare incontro all’altro, rappresentato dalla Bilancia che è il suo opposto.
Una qualità che appartiene a questo segno zodiacale è la forza interiore. E’ una forza basata sull’istinto, spontanea quindi, che consente di superare gli ostacoli senza dar troppo ascolto alla prudenza e ai dubbi. Per un Ariete è facile reagire alle sfide senza temere i risultati delle sue azioni. E’ l’impulsività che lo spinge avanti, incurante dei pericoli e senza secondi fini. Lui mira al risultato e per ottenerlo segue ciò che la sua mente suggerisce. E’ importante essere determinati, perché senza la giusta determinazione non si dà inizio a nulla e non si è capaci di assumere le proprie responsabilità, ma l’Ariete può esasperare questa qualità facendola diventare un difetto e allora la determinazione diventa testardaggine. Quando è convinto di quello che vuol fare, non ascolta nessuno e prosegue per la sua strada a testa bassa (come l’animale che lo rappresenta) incurante dell’opinione di chi ha accanto. La strada per arrivare alla comprensione del proprio percorso interiore è lunga e una persona che è ancora agli inizi di questo suo cammino può sviluppare comportamenti asociali.
E’ facile esasperare al positivo o al negativo le qualità che al proprio segno appartengono e l’Ariete può utilizzare il suo impeto in difetto o in abbondanza. Proprio per questo troveremo il prepotente e il succube, l’impulsivo e il passivo. Polarità queste che dovrebbero tornare in equilibrio così che la persona ritrovi il contatto con la propria coscienza e riconosca che il suo valore non è superiore né inferiore a quello di nessuno.
La casa collegata al segno è la prima: quella che riguarda l’ascendente, la personalità, l’aspetto fisico. La prima si contrappone alla settima che riguarda il rapporto con l’altro. Da questo intreccio emerge il compito evolutivo del segno: riconoscere se stesso senza perdere di vista l’importanza e il valore degli altri. Il suo punto d’arrivo, non sempre facile per lui da raggiungere, è far coincidere i suoi desideri e la libertà personale con il mondo circostante. La massima: “dove finisce l’Io comincia il Tu” sembra creata proprio per l’Ariete.