Ti piacerebbe avere un giardino ma hai solo il balcone? Ecco come creare un giardino sul balcone da fare invidia ai vicini

Antonia Festa  | 15 Apr 2025

Non tutte le case sono provviste di giardino, ma quasi tutte hanno un terrazzo o un piccolo balcone. Se hai il pollice verde e desideri prenderti cura di piante e fiori, puoi ricreare una spazio naturalistico direttamente sul balcone. Ti sveliamo tutti i trucchi per farlo con successo!

Giardino sul balcone: quali piante prediligere?

La sceltadelle piante è fondamentale, perché bisogna valutare alcuni fattori, come il clima e lo spazio a disposizione. Ad esempio, se è il balcone è molto piccolo, sarebbe meglio limitare il numero dei vasi oppure, in caso di ombra eccessiva, sarebbe preferibile optare per alcune specie, come gli Impatiens, che non necessitano di sole diretto.


Giardino sul balcone: quali piante prediligere?

Se, invece, il luogo è abbastaza soleggiato, si possono scegliere le margherite bianche o le gerbere colorate, che fioriscono fino alla fine dell’estate, o i gerani. Nel caso in cui si è impossibilitati a innaffiare con regolarità, sarebbe preferibile optare per delle piante grasse, che non hanno grande necessità d’acqua ma sono caratterizzate da fiori molto belli. Altre piante che vanno benissimo in giardino sono: alloro, azalea, ciclamino, edera, fragola, gardenia, gelsomino, potos, primula, schefflera.

La scelta del terriccio


La scelta del terriccio

Il terriccio è uno degli elementi fondamentali se si vogliono coltivare delle piante. A seconda delle caratteristiche delle specie che si possiedono, bisogna scegliere le diverse tipologie. Ad esempio il terriccio di bosco, che è ricco di sostanze organiche e molto fertile, viene spesso usato per fiori e piante in vaso. Queste miscele si trovano facilmente già pronte in sacchetti anche nei supermercati; in alternativa, si può utilizzare il terriccio universale, adatto a tutte le specie.

L’importanza del vaso: meglio in terracotta o in plastica?

Per quanto riguarda i vasi, ce ne sono di varie dimensioni, colori, materiali e prezzi. La scelta va effettuata sia in base al nostro gusto personale sia alle peculiarità della pianta. Ad esempio, i recipienti in terracotta sono più costosi,  ma donano maggiore stabilità alla pianta ed evitano i ristagni d’acqua, nonostante tendano a far asciugare velocemente il terriccio.


L’importanza del vaso: meglio in terracotta o in plastica?

I contenitori in plastica sono più economici, sono infrangibili e leggeri da spostare, si puliscono con estrema facilità e resistono bene alle gelate. Trattengono meglio l’umidità ma sono impermeabili, quindi bisogna dosare bene le annaffiature per evitare di danneggiare la pianta.

Se si utilizzano i vasi dell’anno precedente, bisogna ripulirli per bene sia all’interno sia all’esterno, lavandoli con acqua o con una soluzione di carbonato di sodio. Sul fondo, i fori del drenaggio vanno coperti con cocci concavi di terracotta e un po’ di ghiaia. Poi, si aggiunge un po’ di terriccio e si sistema la radice della pianta con la zolla di terra che la circonda, ricoprendo bene con altro terriccio fino a due centimetri circa dall’orlo del vaso. Finita l’operazione si deve annaffiare la pianta.

Antonia Festa
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