Negli ultimi anni si è registrato un sensibile aumento dei costi per il matrimonio e per la separazione. Dalle ultime stime compiute da Federconsumatori, a partire dal 2009 si è verificato un aumento del 6% per le spese legate al matrimonio. Lo stesso si potrebbe dire per le separazioni, che sono in aumento soprattutto nelle grandi città e che rappresentano sicuramente un motivo di preoccupazione dal punto di visto monetario, viste le spese che vanno sostenute.
Per organizzare un matrimonio di tipo “classico”, cioè con una media di circa cento persone invitate, saranno da prendere in considerazione spese come gli addobbi floreali, il servizio fotografico, il vestito per gli sposi, il pranzo o il rinfresco, il viaggio di nozze, le bomboniere.
Se una ventina di anni fa circa sposarsi aveva un costo, considerando tutte le voci sopra menzionate, di circa 20.000 euro, a parità di matrimonio nell’ultimo decennio le spese sono salite arrivando a quasi 51.000 euro.
Ovviamente il costo totale è costituito da un insieme di fattori, dove ad incidere sono variabili ed elementi come ad esempio il numero totale degli invitati, che impatta in modo significativo sulla spesa complessiva del ristorante.
Visti i tempi che corrono sempre più coppie si stanno orientando su un’idea di matrimonio “al risparmio”. Le ultime news a riguardo hanno a che fare con trovate e soluzioni che possono essere di ispirazione per cui ha in mente di sposarsi con un matrimonio low cost.
Dopo i festeggiamenti e il viaggio di nozze, per alcune coppie il tempo non porta sempre rose e fiori e il matrimonio a volte non funziona.
Sono note dolenti quelle della separazione ma purtroppo per diverse coppie reali e concrete. Specialmente se non hanno affrontato degli argomenti specifici prima del matrimonio. L’associazione di consumatori Adoc si è addentrata in questa interessante ricerca per valutare quanto possa costare una separazione o un divorzio.
I dati raccolti partono da una cifra poco sopra i 3.000 euro fino a una cifra più sostanziosa pari a 23.000.
Nel caso di “rottura” della coppia subentra come prima voce, a un costo diciamo base, il legale (1300 euro), al quale poi vanno a seguire le spese per il riappropriamento degli elettrodomestici.
Molti hanno poi bisogno di essere supportati in quello che secondo gli psicologi è un lutto a tutti gli effetti poiché legata alla separazione da chi un tempo abbiamo amato. Ovviamente l’aiuto e il contributo dello psicologo è un’altra voce economica che si andrà ad aggiungere, in maniera diversa in base al numero di sedute e quindi alla durata complessiva.
Si passa poi agli assegni di mantenimento, che ammontano a circa 500 euro al mese, ai mutui per le nuove case e via dicendo. Arrivare a più di 20.000 euro non è poi così tanto difficile. Basti pensare che se il mutuo è ancora in essere, solitamente la madre con i bambini resta nella casa dove si è acceso il mutuo, e la rata del mutuo va a sostituire l’assegno familiare.
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