Negli ultimi anni ha guadagnato tantissima popolarità: la pokè (pronunciato “poh-keh”) è un tipo di insalata di origine hawaiana ormai diffusa in tutto il mondo, considerato un piatto sano per via della combinazione degli ingredienti semplici che contiene. Ma siamo proprio sicuri che sia un bene consumarlo se si sta seguendo una dieta dimagrante? Scopriamone di più.
Il poké è un piatto della cucina hawaiana servito come antipasto o come portata principale che può essere preparato con diversi ingredienti, ovvero vari tipi di pesce crudo tagliato a pezzetti e marinato, come tonno, salmone, gamberi, dentice, verdure, semi di sesamo, alghe, avocado, olio, salda di soia e riso. Questa combinazione di ingredienti permette di realizzare delle poké bowl, ormai popolarissime e protagoniste di diversi locali a tema.
Un aspetto importante del pokè è la marinata o salsa: tipicamente composta da salsa di soia, olio di sesamo e cipolle verdi, ma può comprendere anche aglio, zenzero e peperoncino, è progettata per esaltare il sapore naturale del pesce, fornendo una sottile complessità al piatto.
Le origini del poké sono sconosciute, ma probabilmente risalgono ai primi abitanti delle isole Hawaii che consumavano pesce crudo marinato come fonte di proteine. Il termine “poke”, infatti, significa “tagliare a pezzi” in lingua hawaiana, e si riferisce ai pezzi di pesce che sono alla base di questa preparazione.
Nel corso dei secoli, il poké ha subito diverse influenze culturali, tra cui quelle della cucina giapponese, cinese e polinesiana.
Pokè
Uno degli elementi chiave del pokè è, senz’altro, la semplicità degli ingredienti, ma anche l’estetica curatissima. Essendo realizzato con ingredienti freschi e condimenti minimi, è diventato molto popolare anche tra chi ama seguire una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, è facile da realizzare, anche in tantissime versioni diverse, a seconda delle proprie preferenze.
Senza dubbio, offre numerosi benefici per la salute. Infatti, la poké è una buona fonte di:
Tuttavia, il pokè può essere sbilanciato da un punto di vista dei nutrienti, soprattutto se preparato con ingredienti eccessivamente ricchi di sodio e calorie. Infatti, le poké bowl, solitamente, sono condite con olio di sesamo, molto calorico, dosi generose di soia, ricca di sodio, un nutrente che aumenta la pressione sanguigna e, quindi, il rischio di malattie cardiache in alcune persone, ovviamente se consumato in quantità abbondanti.
Inoltre, c’è da considerare il rischio che si corre nel consumare pesce crudo. Potrebbero essere presenti agenti patogeni di origine alimentare come la Salmonella, ma anche il mercurio, un metallo pesante dagli effetti potenzialmente tossici sul sistema nervoso. Soprattutto le donne in gravidanza, infatti, non dovrebbero consumarlo.
Una pokè bowl che soddisfi esigenze di gusto, salute e dietetiche, deve prevedere una porzione abbondante di verdure, poco olio di sesamo e salsa di soia. Il riso bianco può essere sostituito con cereali integrali come orzo e quinoa. Meglio limitare la quantità di pesce, oppure è possibile optare per una versione vegana, nella quale inserire il tofu, il seitan o il tempeh.
Pubblicista, Web Writer, Mamma. Da sempre scrivo per passione, prima sul mio diario, poi sulla carta stampata e ora sul web per trasformare in parole il valore di luoghi, cose, persone e tutto ciò che vale la pena raccontare.
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