Lo vediamo nelle vetrine la mattina e magari lo mangiamo a colazione al bar accompagnato da un ottimo cappuccino.
Il cornetto è uno dei grandi riti della colazione all’italiana, anche se nella versione croissant è simbolo della gastronomia francese. In Italia o in Francia, quel che accomuna cornetto e croissant è una bontà indiscutibile.
Conosciamo meglio storia, origini e curiosità del cornetto che piace proprio a tutti, e scopriamo quali sono gli ingredienti che lo rendono così buono e i suoi valori nutrizionali.
Ha un’origine legata ad un momento storico molto particolare. Il croissant ha avuto una nascita che potremmo definire… bellicosa.
È infatti nato in un periodo storico particolarmente importante segnato dalla famosa Battaglia di Vienna, passaggio epocale della dominazione turca e della sua espansione, e avvio fiorente per la formazione dell’impero austroungarico.
In questo burrascoso e ed esplosivo periodo nacque appunto il famoso croissant.
Vienna fu posta sotto assedio il 14 luglio del 1683 da 140.000 turchi guidati dal Gran Visir Mustafa Pasha, due lunghi mesi in cui Vienna cercò di mantener ferma la sua posizione di difesa, anche perché rappresentava uno degli ultimi tasselli del piano strategico di occupazione turca in Europa.
Gli assalti dei turchi erano durissimi e le vie provate per entrare in città erano molte, dalle mura, dalle gallerie, e una notte una parete di una panetteria. I panettieri che a quell’ora erano già molto operosi si accorsero dai rumori dell’imminente intrusione e diedero celermente l’allarme, non dando possibilità alcuna all’attacco potenziale.
L’11 settembre i soldati di Giovanni III, Re di Polonia arrivarono in aiuto e sostegno a Vienna, e i Turchi si trovarono a sostenere una forte difesa, sbagliando diverse scelte tattiche e strategiche, le quali li portarono inesorabilmente alla sconfitta e alla conseguente vincita dell’esercito cristiano.
Felici per la vittoria i viennesi festeggiarono e Giovanni III chiese ai panettieri, che erano stati così attenti e vigili, di creare un dolce che ricordasse la vittoria sui Turchi. Fu il fornaio Vendler a ideare allora il dolce a forma di mezzaluna: in francese, la lingua che si parlava a quei tempi, la parola “croissant” significa “luna crescente”, simbolo della bandiera turca.
Il croissant da Vienna iniziò a viaggiare, e a essere apprezzato in Francia, e poi a poco a poco in tutto il mondo, che ormai lo conosce universalmente. Tanto che a partire dal cornetto sono stati nel tempo creato dolci inediti e golosi come il cruffin.
Dal punto di vista nutrizionale il croissant è classificato merceologicamente tra i dolci, per molti meglio conosciuto con un nome più generale “brioche”, è costituito da una pasta dolce dalla tipica e caratteristica forma a mezzaluna.
La ricetta è ricca d’ingredienti, tra cui farina, uova, burro, acqua e zucchero. Il tuorlo è spalmato sulla superficie conferendogli quella peculiare colorazione dorata.
Di seguito troverete unna sintetica tabella sui valori nutrizionali di media dei croissant del commercio, riferiti sempre a 100 grammi di prodotto.
Commercialmente è possibile anche trovare i croissant salati, ideali come spuntino o a colazione per gli amanti del salato. Insomma che la pasta sfoglia sia dolce o salata in entrambi i casi è una vera delizia!
In Italia è in realtà maggiormente diffuso il croissant dolce, spessissimo unito a colazione con il classico cappuccino nell’accoppiata che fa iniziare la giornata in modo dolce ed energetico.
In Francia li potrete gustare con quel tocco speciale solo ed esclusivamente francese, cioè ricchissimi di burro. Si tratta per i più ghiotti di una vera e propria delizia, ma occhio a non esagerare, tutto quel burro non è esattamente un amico della nostra salute e del livello di colesterolo ematico. A lungo andare qualche problema unito ad altri errori alimentari e dietetici li potrebbe causare.
Al bar i croissant possono essere presentai in varie versioni, da quella classica “vuota” a quella al cioccolato o nutella, al miele, alla marmellata, integrale.
Ce ne sono anche “senza zucchero” ma con “aspartame”, che è comunque uno zucchero di sintesi, o se salato farcito di salumi vari e verdure.
Al supermercato li potrete trovare confezionati, oppure in buste trasparenti nel reparto pasticceria o ancora surgelati, da inserire direttamente nel forno e gustare appena sfornati.
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