Childfree, la vita senza figli. Cosa significa e perchè si fa questa scelta in 4 domande

Marianna Di Pilla  | 12 Giu 2024
Donne senza figli, cause e numeri

In America questo movimento ha un nome: Childfree, ovvero liberi dai figli. Non si tratta né di una moda, né di un capriccio, ma semplicemente diventare genitori non è più una priorità come in passato. Anche in Italia si stanno diffondendo i “non genitori” per scelta: single ma anche coppie che rivendicano il diritto di non riprodursi.
Ecco cosa può nascondersi dietro questa scelta e come capire se è davvero quella giusta.

La rinuncia alla maternità

Vita di coppia con bebè
Vita di coppia con bebè
Secondo l’Istat un quinto delle donne nate alla metà degli anni Settanta ha rinunciato alla maternità, mentre l’Eurobarometro mostra che sono sempre di più le giovanissime che aspirano a una famiglia ma senza figli.
Ma qual è il modello di donna childfree? Ha tra i 35 e i 45 anni, è innamorata della professione che svolge e ha un reddito medio alto.
Non si pensi però a single o persone sole, spesso si tratta di donne che hanno rapporti e relazioni di coppia soddisfacenti. Molte però sono vittime della sindrome dell’eterno rinvio, cioè hanno procrastinato per tanti anni il momento di mettere al mondo un bambino per poi trovarsi a fare i conti con un’età non più fertile.

Perché si sceglie di non diventare madri

Vita di coppia con bebè
Vita di coppia con bebè
La mancanza di desiderio di mettere al mondo un bimbo può essere dovuta a molte cause tra le quali la mancanza di stimolo biologico a procreare, l’avversione generale verso il comportamento dei bambini o anche un’idea negativa dell’essere genitori.
Nell’immaginario comune, lo stile di vita del prima di un figlio è fatto di divertimento, libertà e stimoli. La giornata di una mamma, invece, è considerata costellata di paure e responsabilità che molte pensano di non voler affrontare. Naturalmente anche la vita di coppia cambia con l’arrivo di un bebè.
Non vanno poi esclusi i casi di mancata maternità per eccessivo perfezionismo. Molte donne sono abituate alla precisione e all’efficienza a tutti i costi e temono di non essere in grado di affrontare con altrettanta bravura il compito di mamme.
Il timore stesso di diventare genitori è sempre più diffuso, anche a causa della precarietà economica e sociale e del mondo che ci circonda.
Le coppie che convivono tendono a rimandare questo momento per vedere come si evolverà il rapporto o se arriveranno periodi migliori dal punto di vista economico. Un’altra fonte di incertezza è l’insoddisfazione di molti matrimoni, e le coppie in crisi spesso rinunciano ai figli.

4 domande da farsi per guardarsi dentro

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Per prima cosa bisogna cercare di capire se non fare figli è una decisione o una rinuncia. Solo interrogandosi sulla vera natura della scelta si potrà scoprire se, in futuro, lascerà l’amaro in bocca.
Ci sono delle domande da porsi; se si risponde sinceramente si potrebbe capire se si è realmente convinti della scelta fatta o se il desiderio è stato soffocato da altre esigenze.

  • Se il mio lavoro mi lasciasse più tempo, valuterei l’idea di diventare genitore?
  • Mi piacerebbe avere figli se non avessi questo problema (lavoro, casa, denaro)?
  • Vedo il mio futuro tra 10 anni senza figli?
  • È una scelta condivisa o sto accontentando il partner?
Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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