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Panettone vs pandoro

Pandoro o panettone: voi da che parte state? Nel dubbio, mangiate un morso di uno e un morso dell'altro, per festeggiare il Natale che sta arrivando

Panettone vs pandoro

Il Natale si sta avvicinando e già si sente parlare di pranzi e cene ricche di pietanze speciali e prelibate, ma al termine di ogni pasto che si rispetti, vi sono sempre, immancabili, il pandoro e il panettone. C'è chi preferisce l'uno e chi l'altro, o chi non fa “favoritismi” e mangia volentieri entrambi.

Il mercato non si lascia sfuggire i particolari legati al gusto e ai sensi, ed ecco che ogni anno sforna prodotti nuovi, con creme da leccarsi i baffi, glasse colorate, con o senza canditi e uva passa, e tante novità che fanno contenti i palati più ghiotti e golosi.

Il panettone, così come il pandoro, sono due dolci tipici delle feste natalizie, che però se avanzano sono ottimi da consumare anche nei giorni a seguire, ad esempio per colazione o merenda.
Molti si cimentano nella produzione casalinga di questi dolci e la soddisfazione è sicuramente molta, inoltre tra i vantaggi di un dolce fatto in casa vi è quello di sapere esattamente cosa si è messo nell’impasto. Diversamente, se non si ha tempo o estro culinario, è meglio affidarsi alle produzioni industriali o ai dolci fatti artigianalmente in moltissime pasticcerie, leggendo sempre bene l’etichetta che riporta i singoli ingredienti, soprattutto nei casi in cui si abbiano allergie o intolleranze alimentari.

Dal punto di vista commerciale i primi panettoni e pandori spuntano sugli scaffali della GDO già dai primi giorni di novembre, portando un guadagno che si aggira sui 700 milioni di euro annui solo per i panettoni.

Credits: Foto di @Luisella Planeta Leoni | Pixabay

 

Il panettone

Gli ingredienti base del panettone sono farina, uova, tanto burro, lievito madre, zucchero, canditi e uvetta. Vista questa lunga lista è naturale pensare che si strati di uno dei dolci più calorici in assoluto, ma è altrettanto vero che il suo consumo è concentrato in un breve periodo dell’anno.
Il costo del panettone parte da un minimo di circa 5 euro, valevole per quelli con marchio del supermercato, fino a raggiungere i 20-30 euro per i panettoni di alta pasticceria o provenienti direttamente dai laboratori pasticceri con rivendita al pubblico. La differenza di prezzo risiede nella scelta delle materie prime e nei tempi di lavorazione. Di fatto nei due tipi di panettone, quello industriale e quello artigianale, secondo il disciplinare di produzione le materie prime usate sarebbero le stesse, ciò varrebbe anche per la lavorazione della pasta madre, ma ovviamente dipende poi dall'azienda produttrice scegliere di ridurre i costi (o aumentarli) in base agli ingredienti selezionati e alla tipologia di alcuni procedimenti. Se si scelgono ingredienti pregiati come del buon burro, oppure una farina certificata, o ancora bacche di vaniglia del Madagascar e canditi di cedro di Diamante, e poi si porta a 30 ore la durata del ciclo di lavorazione, è pacifico che il prodotto finale sia di qualità più elevata rispetto al panettone che ha un ciclo di lavorazione di 20 ore, contiene aromi artificiali invece che naturali o vanillina invece di vaniglia.
La legge sul panettone è legata al decreto ministeriale del 22 luglio 2005 del Ministero delle Attività Produttive, che definisce questo dolce natalizio come “prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, di forma a base rotonda con crosta superiore screpolata e tagliata in modo caratteristico, di struttura soffice ad alveolatura allungata e aroma tipico di lievitazione a pasta acida”.
Il panettone è molto calorico, ha infatti una media di 350-400 calorie per 100 g. Anche se in realtà la porzione/fetta si aggira solitamente sui 150-200 g, raddoppiando così le calorie assunte.

 

Il pandoro

Le caratteristiche nutrizionali del pandoro sono abbastanza paragonabili a quelle del panettone, poiché anche in questo caso si tratta di un dolce tipico natalizio, molto calorico, ma anche poco saziante, da consumare con attenzione senza eccedere, visto che sotto Natale l’eccesso di calorie è in agguato sulle tavole degli italiani.
Per quanto riguarda gli ingredienti, il pandoro contiene farina di frumento, uova, zucchero e più burro e più uova rispetto al panettone; se si decidesse di fare a casa questo dolce, ricordatevi di acquistare nei negozi specializzati l'aroma pandoro, diversamente non avrà mai lo stesso profumo. Il pandoro tradizionale non contiene creme al suo interno, ma deve avere una pasta morbida e soffice, per niente secca. Il pandoro di qualità deve avere determinate caratteristiche: forma a cono tronco con sezione a stella ottagonale, pasta giallo oro, superficie esterna senza crosta ma liscia e setosa, senza imperfezioni, retrogusto di vaniglia e burro.
Per verificare che il pandoro sia di qualità, strappatene un pezzo con le dita, dall'alto verso il basso: se la pasta è ben morbida e compatta avrete un pezzo lungo, che non si strapperà all'inizio.
Anche in questo caso i prezzi variano a seconda degli ingredienti utilizzati e del tempo di lievitazione. Vanno indicativamente dai 2-3 euro di quelli di marca del supermercato di appartenenza ai 20-30 euro di quelli pregiati di pasticceria o produzione artigianale.
Ogni 100 gr di pandoro assimiliamo circa 390 calorie, di cui il 45% è rappresentato dagli zuccheri a rapido assorbimento. Si dice che il pandoro faccia ingrassare di più rispetto al panettone, ma indicativamente i due dolci si equivalgono a calorie, scegliete quindi quello che preferite.

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TAG  panettone   natale  
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