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Il pandoro, storia e origini

Dolce tipico di Verona, assieme al panettone rispetta la tradizione dolciaria italiana del Natale

Il pandoro, storia e origini

Come da tradizione dell’alimentazione italiana che si basa sulle tradizioni locali, anche il pandoro ha la sua origine geografica specifica, infatti la città di Verona riconosce come alimento tipico e tradizionale il pandoro. Dolce la cui storia si perde nella notte dei tempi; c’è chi riconduce la sua scoperta all’epoca della Repubblica Veneziana nel ‘500 e c’è chi invece pensa che sia la trasformazione di un altro dolce tipico veronese, sempre a forma di stella, il Nadalin. Un’ulteriore ipotesi sulla nascita del pandoro lo farebbe derivare dal tipico Pane di Vienna, ottenuto dalla lavorazione di un impasto ricco di burro. Di sicuro il pandoro a Verona ha cominciato ad essere prodotto industrialmente verso la fine dell’800 ed è divenuto un vero e proprio alimento tipico, in un primo momento della zona veronese e poi a livello nazionale.
Ogni anno crescono i quantitativi di prodotto delle industrie veronesi, Bauli e Paluani su tutte, per poter assolvere alla grandissima richiesta da parte dei consumatori e le varie aziende, industriali ed artigianali, iniziano la lavorazione con qualche mese di anticipo rispetto alla commercializzazione.


Per ottenere un pandoro di ottima qualità, soffice e delicato, occorre una selezione accurata e genuina degli ingredienti: tra i principali ci sono la farina, lo zucchero, le uova, il burro e il lievito. La lavorazione del pandoro è lunga e complessa, in particolar modo per la lievitazione del prodotto che deve avvenire seguendo particolari tecniche e tempi di realizzazione. La lievitazione infatti deve essere eseguita allo stato naturale, ovvero impiegando lieviti che agiscono su amidi e zuccheri, sprigionando gas e favorendo la crescita dell’impasto. Se per la lavorazione si esegue il corretto processo produttivo, si ottiene un dolce dal gusto semplice, ma allo stesso tempo deciso, che ricorda il sapore delle torte fatte in casa e che si sposa perfettamente con i grandi vini tradizionali veneti.

Se volete cimentarvi nella preparazione di questo dolce tipico natalizio potete utilizzare la Ricetta del Pandoro inserita su Amando.it: ci sono le foto di tutti i passaggi della realizzazione.


Come tutti i dolci,anche il pandoro ha un elevato apporto calorico, dato significativo per chi segue una dieta dimagrante, ma uno strappo alla regola risulta meraviglioso perché il pandoro, soffice e gustoso, ha anche il grande pregio di essere un alimento facilmente digeribile. Senza dubbio questo è un pregio apprezzato da tutti, da chi ha problemi all’apparato digerente, dagli anziani ed anche dai palati più esigenti.
Numerose sono le varianti del pandoro che negli anni le aziende hanno studiato e messo in opera soprattutto per venire incontro alle esigenze di tutti i gusti. Infatti vengono commercializzati dolci simili al pandoro, ma ad esempio ricoperti di glassa, inzuppati di liquore o impasti che hanno come aggiunta gocce di cioccolato o uvetta, oppure che presentano al loro interno strati di creme. Per rendersi effettivamente conto delle numerose varianti del pandoro è sufficiente collegarsi ai siti www.bauli.it o www.paluani.it.

E per chi si trovasse in zona veronese sotto le feste, in visita o di passaggio, Bauli, Paluani ed altre aziende del settore, mettono a disposizione presso la propria fabbrica uno spaccio aperto al pubblico, in cui acquistare a prezzi convenienti i loro prodotti di seconda scelta, ovvero quelli leggermente deformati o con qualche difetto di cottura che, comunque, non intacca la qualità del prodotto.

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