Nel mondo della calzatura gli stivali alti, molto alti e altissimi (i cuissardes) la fanno da padroni

Nel panorama delle calzature di questo inverno, oltre alle scarpe e ai tronchetti troviamo molti stivali, alti, molto alti e altissimi. Questi ultimi chiamati “cuissardes” sono stivali che arrivano anche a mezza coscia.
La storia di queste calzature inizia molti anni fa, avendo anche una grande pubblicità alla fine degli anni sessanta con Emma Peel nei telefilm Agente Speciale e il culmine con Jane Fonda grande icona sexy nel film del 1968 “Barbarella”.
Derivazione dagli stivaloni dei corsari, ripresi negli anni del boom economico, si sono sempre associati però a un immaginario erotico molto forte (leggi feticismo) o addirittura a una tipologia di donna “poco seria” (leggi sesso a pagamento).
In questa stagione gli stilisti hanno scelto di riproporli, a volte in maniera molto audace e impegnativa perché oltre all’altezza sulla gamba hanno anche tacco alto o altissimo a spillo e magari anche il plateau, oppure in modo meno aggressivo sia in altezza di gamba che di tacco.
Come primo consiglio la portabilità è sicuramente impegnativa, sia per l’avere gambe adatte, sia per lo spirito con cui sono indossati. Andiamo a vedere qualche modello nel dettaglio creato da alcuni dei marchi più importanti o diffusi.
Gucci ha veramente allungato lo stivale. Tacco a stiletto, plateau, total black in pelle stretch sino a mezza coscia molto sexy e aggressivo è il cuissardes del marchio dalla doppia G che ha anche altri stivali, sempre alti al ginocchio ma più classici con tacchi bassi.
Anche Cesare Paciotti per i suoi cuissardes non ha risparmiato nell’altezza dei tacchi (10 centimetri), versione scamosciata molto lineare oppure mix di pelle e stoffa con dettagli in metallo argentato e stringhe. Stivali di lunghezza sotto il ginocchio sempre con tacchi alti e fibbie come decoro.
Loriblu decora i suoi cuissardes più aggressivi con un serpente in strass Swarovski, gli altri sono lineari in pelle o scamosciati nero totale. Negli stivali ad altezza “normale” troviamo anche suole in gomma molto pratici e comodi con colori autunnali come il verde salvia e il viola.
Stella McCarthy sdrammatizza i cuissardes usando il grigio ma sono veramente una seconda pelle e arrivano a coprire quasi l’intera coscia.
Armani e Moschino rimangono sul soft con tacchi bassi e larghi ma usano il lucido come effetto della pelle.
Alcuni consigli pratici
Sicuramente inutili portarli con i pantaloni lunghi, se ve la sentite, potete usare degli shorts invernali e questi stivali, oppure con gonne corte.
Attenzione all’abbinamento: una gonna corta sbarazzina sdrammatizza, una minigonna di pelle può essere molto sexy, ma attenzione a non finire nel volgare; se invece usate cuissardes più “leggeri” col tacco basso, anche la mini corta e aderente, diventa un mix pratico-sexy.
Prima di pensare di acquistare questo tipo di stivali facciamo un poco di autocritica alle nostre gambe. Se sono molto formose questo capo non fa per voi, anche se il vostro polpaccio non è molto affusolato, rischiereste l’effetto “salame”.
Anche la camminata si appesantisce con questo tipo di calzatura, non necessariamente dovete camminare come gazzelle, ma dovete imparare a essere sciolte e naturali.
Superati questi ostacoli, spazio al vostro gusto!
Nel panorama delle calzature di questo inverno, oltre alle scarpe e ai tronchetti troviamo molti stivali, alti, molto alti e altissimi. Questi ultimi chiamati “cuissardes” sono stivali che arrivano anche a mezza coscia.
La storia di queste calzature inizia molti anni fa, avendo anche una grande pubblicità alla fine degli anni sessanta con Emma Peel nei telefilm Agente Speciale e il culmine con Jane Fonda grande icona sexy nel film del 1968 “Barbarella”.
Derivazione dagli stivaloni dei corsari, ripresi negli anni del boom economico, si sono sempre associati però a un immaginario erotico molto forte (leggi feticismo) o addirittura a una tipologia di donna “poco seria” (leggi sesso a pagamento).
In questa stagione gli stilisti hanno scelto di riproporli, a volte in maniera molto audace e impegnativa perché oltre all’altezza sulla gamba hanno anche tacco alto o altissimo a spillo e magari anche il plateau, oppure in modo meno aggressivo sia in altezza di gamba che di tacco.
Come primo consiglio la portabilità è sicuramente impegnativa, sia per l’avere gambe adatte, sia per lo spirito con cui sono indossati. Andiamo a vedere qualche modello nel dettaglio creato da alcuni dei marchi più importanti o diffusi.
Gucci ha veramente allungato lo stivale. Tacco a stiletto, plateau, total black in pelle stretch sino a mezza coscia molto sexy e aggressivo è il cuissardes del marchio dalla doppia G che ha anche altri stivali, sempre alti al ginocchio ma più classici con tacchi bassi.
Anche Cesare Paciotti per i suoi cuissardes non ha risparmiato nell’altezza dei tacchi (10 centimetri), versione scamosciata molto lineare oppure mix di pelle e stoffa con dettagli in metallo argentato e stringhe. Stivali di lunghezza sotto il ginocchio sempre con tacchi alti e fibbie come decoro.
Loriblu decora i suoi cuissardes più aggressivi con un serpente in strass Swarovski, gli altri sono lineari in pelle o scamosciati nero totale. Negli stivali ad altezza “normale” troviamo anche suole in gomma molto pratici e comodi con colori autunnali come il verde salvia e il viola.
Stella McCarthy sdrammatizza i cuissardes usando il grigio ma sono veramente una seconda pelle e arrivano a coprire quasi l’intera coscia.
Armani e Moschino rimangono sul soft con tacchi bassi e larghi ma usano il lucido come effetto della pelle.
Alcuni consigli pratici.
Sicuramente inutili portarli con i pantaloni lunghi, se ve la sentite, potete usare degli shorts invernali e questi stivali, oppure con gonne corte.
Attenzione all’abbinamento: una gonna corta sbarazzina sdrammatizza, una minigonna di pelle può essere molto sexy, ma attenzione a non finire nel volgare; se invece usate cuissardes più “leggeri” col tacco basso, anche la mini corta e aderente, diventa un mix pratico-sexy. Prima di pensare di acquistare questo tipo di stivali facciamo un poco di autocritica alle nostre gambe. Se sono molto formose questo capo non fa per voi, anche se il vostro polpaccio non è molto affusolato, rischiereste l’effetto “salame”. Anche la camminata si appesantisce con questo tipo di calzatura, non necessariamente dovete camminare come gazzelle, ma dovete imparare a essere sciolte e naturali.
Superati questi ostacoli, spazio al vostro gusto!