Niente scarpe basse sul tappeto rosso della Croisette al settimo giorno della kermesse

Smoking e papillon per gli uomini e abito e scarpe eleganti (in una parola “alte”) per le gentili dame. Quindi niente flat o slipper (che tra l'altro vanno anche di moda) ai piedini delle signore che devono mettersi l'anima in pace e volteggiare su trampoli spesso e volentieri anche piuttosto instabili e pericolosi.
Il dress code di Cannes 2015 sembra più rigido del solito e invita i partecipanti, ospiti e diretti interessati, a seguirlo attentamente. Finora, però, le regole riguardavano esclusivamente la passerella di sessanta metri del tapis rouge e le proiezioni del giorno, dunque la decisione presa da alcuni bodyguard di rimandare al mittente alcune signore che non indossavano imponenti décolleté le polemiche di molte star. Alla querelle fa eco Thierry Frémaux delegato generale del Festival di Cannes, che fa sapere via Twitter che la voce del dress code che prevede il tacco alto obbligatorio è infondata.
Piedi in primo piano
Alla premiere di Carol, proiettato durante la quinta serata della kermesse, alcune ospiti sono state bloccate dalla sicurezza perché non indossavano i tacchi preferendo bassissime ballerine e perdendo così l'occasione di vedere Cate Blanchett in persona.
Le voci si sono presto diffuse generando una vera e propria protesta da parte di protagonisti e subito appellata dai media “shoegate”. Si moltiplicano le testimonianze di signore che sono state gentilmente “allontanate” perché non dotate di calzature adeguatamente alte. Al red carpet di The Sea of Trees ad esempio, una giovane studentessa di cinema stava aspettando di entrare con il suo vestito da sera e le sue ballerine dorate, quando la sicurezza l'ha bloccata a causa delle scarpe e, pare, che anche la moglie di Asif Kapadia, realizzatore del documentario Amy su Amy Winehouse abbia avuto lo stesso problema.