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Arrivo in chiesa: il galateo sull’ingresso degli sposi e altre curiosità

Gli sposi devono rispettare poche e semplici ma rigorose regole per fare l’ingresso in chiesa. Vediamo insieme cosa dice il galateo in merito

Arrivo in chiesa: il galateo sull’ingresso degli sposi e altre curiosità

Organizzare un matrimonio non è una cosa semplice ma capita che, a un certo punto, quando tutto è quasi pronto e manca davvero poco alla fatidica data la coppia si chiede: come fare l’ingresso sposi in chiesa? Come gestire l’arrivo e chi accompagna chi? Come far entrare damigelle e paggetti?

 

Sembrano domande superflue e scontate ma in realtà esiste un vero e proprio galateo che regolamenta anche questo importantissimo momento, che poi è quello che sancisce l’incontro degli sposi davanti all’altare. Quello in cui lui, per la prima volta, vede lei vestita da sposa. Insomma, è un momento molto sentito, importante e per questo deve essere perfetto.

 

Vediamo allora come funziona l’arrivo degli sposi in chiesa e come scandire ogni singola fase, senza commettere errori dettati, molte volte, dalle emozioni fortissime di un giorno importantissimo.

 

L’arrivo dello sposo

Lo sposo è il primo ad arrivare in chiesa, al di là degli invitati, che hanno il compito di giungere almeno poco prima dell’orario segnalato sulle partecipazioni nuziali. Uscirà di casa con i familiari e si recherà sul posto circa 20 minuti l’inizio della funzione. In genere saluterà e attenderà all’esterno alcuni degli ospiti, tra cui anche i testimoni, che dovranno sempre stargli accanto e non lasciarlo mai solo. In seguito, chiederà agli invitati di entrare e farà lui stesso l’ingresso in chiesa, generalmente accompagnato dalla mamma. Nel caso in cui la mamma non ci fosse, lo sposo dovrà scegliere un’altra donna – da galateo. È importante sapere, inoltre, che la mamma o l’accompagnatrice dovrà mettersi al fianco sinistro dello sposo e una volta arrivati all’altare, lei dovrà sedere al primo banco a destra dell’altare.

 

L’ingresso della sposa

Dopo lo sposo, è la volta della sposa. Innanzitutto chiariamo un punto: la sposa può arrivare in ritardo, ma non dovrebbe tardare troppo. Le sono concessi 15-20 minuti al massimo, non oltre. Sarà accompagnata dal padre, o da un’altra figura che possa sostituire quella paterna. L’accompagnatore viaggerà con lei in auto, l’aiuterà a scendere dal veicolo e la porterà in chiesa camminandole accanto. Lei si terrà al braccio sinistro di lui.

 

Quando la sposa sta per entrare in chiesa si crea un’atmosfera irreale di grande attesa. Testimoni o ancor di più le damigelle, dovranno sistemarle il velo ed eventualmente lo strascico. Quando arriverà alla fine della navata, vicino allo sposo, il padre alzerà il velo e stringerà la mano al futuro marito, in seguito si siederà al suo posto.

 

L’ingresso delle damigelle

Se avete damigelle e paggetti, questi entreranno prima della sposa, come a voler aprire il corteo. Lo stesso vale anche per le damigelle adulte.

 

Le altre possibilità

Non tutti gli sposi entrano separati. Negli ultimi anni le cose sono decisamente cambiate e c’è uno scenario molto ampio di possibilità. Frutto, soprattutto, di tante coppie che convivono ormai da tempo, in molti scelgono di arrivare in chiesa, o in qualsiasi altra location del matrimonio, insieme.

 

Tra le altre possibilità c’è anche quella che la sposa (ma anche lo sposo) si faccia accompagnare da entrambi i genitori o da due figure a sua scelta, che per lei hanno un valore estremamente importante.

 

Può anche accadere che la sposa scelga di entrare da sola in chiesa. Per non offendere i genitori, può comunque chiedere loro di entrare dietro di lei, come fossero suoi angeli custodi.

Di , © Riproduzione Riservata
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