Contrazioni, espulsione del tappo mucoso e perdita delle acque: ecco i segnali che indicano che la donna sta per partorire

Il travaglio è il processo del parto che inizia generalmente intorno alla quarantesima settimana di gravidanza e comprende alcune fasi ben distinte: la dilatazione della cervice uterina, il transito del bambino lungo il canale del parto e infine l'espulsione della placenta.
Solitamente a indurre l'inizio di questo processo è l'aumento dei livelli di ossitocina, l'ormone che provoca le contrazione uterine. Ma quali sono i sintomi che fanno capire ad una donna di essere entrata in travaglio?
I segnali dell'inizio del parto
Ciò che determina la prima parte del parto sono delle contrazione intense ma poco dolorose e spesso, in corrispondenza di queste, anche 10 giorni prima della nascita, avviene l'espulsione del tappo mucoso che ha protetto la cervice durante la gravidanza. Inoltre si rompe il sacco nel quale è contenuto il feto, con conseguente perdita del liquido amniotico. Se ciò avviene prima del travaglio, la donna si rende conto, ma se capita nella prima fase ci si può anche non accorgere.
Arrivati a questo punto le contrazioni diventano più intense e dolorose, la cervice si distende e si dilata pian piano.
Credits: Foto di @svalenas | Unsplash
La seconda fase del travaglio di parto
La seconda fase è generalmente molto più breve rispetto a quella precedente e dura una o due ore; inizia quando la cervice ha raggiunto la dilatazione completa di 10 cm per consentire il passaggio del bambino attraverso la vagina. La testa del piccolo solitamente inizia a premere e la donna ha l'istinto di spingere; affinché siano efficaci le spinte vanno date solo in concomitanza delle contrazioni e in questo modo si avrà l'espulsione. Se le ostetriche si rendono conto che il neonato è troppo grosso spesso procedono con l'episiotomia.
Espulsione della placenta
L'ultima fase del travaglio avviene a breve distanza dalla nascita e consiste nel distacco completo della placenta dalla parete dell'utero che viene espulsa grazie ad altre contrazioni.
Per facilitare queste tre fasi è importante che le donne frequentino un corso pre-parto e parlino con le ostetriche delle proprie paure, vengano assistite in sala parto da una persona in grado di dare il supporto necessario e pratichino una ginnastica dolce in gravidanza.
Credits: Foto di @efro247| Unsplash
Sofferenza della donna
Solitamente, anche se ogni futura mamma può avere esperienze differenti sul parto, i momenti più dolorosi sono le contrazioni e l'espulsione, e le donne sono comprensibilmente intimorite al sol pensiero. Per questo è importante avvicinarsi a questa esperienza con consapevolezza e conoscenza anche riguardo ai metodi che oggi esistono per alleviare le sofferenze. Tra le terapie per diminuire il dolore si consigliano:
- Rilassamento e autoipnosi
- Metodi non farmacologici come la Tens
- Epidurale
- Entonox o altri analgesici
- Tecniche di respirazione addominale.