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Tornare a casa dopo il parto

Il ritorno a casa con il proprio bambino dopo il parto e la degenza in ospedale non è facile. Bisogno abituarsi al nuovo stile di vita e prepararsi a modificare le proprie abitudini

Tornare a casa dopo il parto

Lo abbiamo aspettato per 9 mesi, poi eccolo lì con il suo faccino, manine e tutto quanto a dirci “eccomi qua!” e così dopo qualche giorno in ospedale utile per controlli vari, montata lattea e tutto il resto si torna a casa con il nostro piccolo cucciolo!

Varcare la soglia di casa con lui in braccio
Tante, innumerevoli e indescrivibili, felicità, voglia di stare con lui, accudirlo, capire i suoi primi pianti, aiutarlo a crescere giorno per giorno, coccolarlo, guardarlo mentre dorme, sorridere ai suoi primi sorrisi.
La sua cameretta profumata di nuovo è lì ad aspettarlo, con il lettino, o la culla, giochi e peluche, ma non è tutto così semplice e facile soprattutto i primi giorni, in cui molte mamme avvertono una sensazione di inadeguatezza, di stanchezza di “non saper che fare esattamente”!
La verità è che oltre al sensazione di bellezza si ha parallelamente quella di scelta tra un’azione e l’altra, dal cambio giusto del pannolino, al ritmo da decidere per le poppate.

Inizia l'allattamento
Le ostetriche dell’ospedale vi avranno insegnato com’è più corretto allattare, e magari quali i cibi da evitare e quali invece consumare, tisane da scegliere e pulizia più corretta per l’igiene del seno.
In una situazione in cui ci si può sentire anche a volte sole, ecco qualche consiglio pratico sulla gestione della vita quotidiana tra noi e il nostro bimbo.
Sulle poppate le vie da scegliere sono due, le ostetriche in ospedale si dividono in:

  • chi ti consiglia di seguire e assecondare i ritmi del tuo bambino
  • definire degli orari scanditi durante l’arco della giornata, abituando in questo modo il bambino ad una sorta di ordine per ciò che concerne i pasti, ma anche valido per la nanna che di solito dovrebbe seguire questa parte della giornata.

Personalmente, forse perché mamma di gemelli, ho adottato la seconda “opzione” e così, anche se con fatica iniziale, sono riuscita dopo un mese circa dal ritorno a casa a suddividere la giornata e la notte in orari fissi in cui allattavo e conseguentemente seguiva il momento della nanna mattutina e pomeridiana, è stata dura ma questa sorta di regola è servita sia a me che a loro! Non è niente di diverso che seguire poi da grandi l’orario della colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena!

Credits: Foto di @carlonavarro | Unsplash


La casa
Appena si torna a casa tutta l’attenzione è concentrata sul bambino e la casa con le sue necessità passa in secondo ordine, non crucciatevi quindi per un granello di polvere in più, lo so che a noi tutte piace avere la casa in ordine,  la pulizia di base ci dev’essere ma la perfezione beh quella può anche aspettare! Da ricordare che la troppa igiene è a volte più pericolosa che la poca igiene, poiché è anche giusto che all’interno della casa il bambino possa venire a contatto con qualche germe, certo la cosa migliore è la via di mezzo, ovvero le pulizia di base quotidiana ma senza rompersi la schiena che sarà dolente già per le ore passate in piedi a far addormentare il bambino!

Senso si solitudine
Cercate per quanto è possibile di godervi il vostro bimbo e instaurare con lui un rapporto speciale, ma evitate la solitudine eccessiva, state con parenti, genitori e amici che vi sosterranno ed eviteranno con la loro presenza e aiuto affettivo un’eventuale crisi post-partum. In tutto ciò che fate assecondate sempre il vostro istinto che vedrete si affinerà soprattutto da dopo la nascita del vostro bimbo, madre natura è sempre da ascoltare!
Curatevi per quanto vi sarà possibile nell’aspetto è molto importante non lasciarsi andare esteticamente non solo per chi è accanto a noi ma principalmente per noi stesse!

Di , © Riproduzione Riservata
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