Il puerperio è quell'arco di tempo che serve all'apparato genitale della donna di riprendersi completamente in seguito al parto

Si parla di puerperio da quando la donna partorisce, sia in modo naturale che con il cesareo, a quando il suo apparato genitale si riprende completamente. Ma quanto dura questo periodo e cosa accade? La durata non è uguale per tutte le donne. Il termine comunque coincide con la ricomparsa del ciclo mestruale.
Come indicato sul sito del Ministero della Salute, il puerperio ha una durata di sei settimane, anche se le prime perdite iniziano già dopo un paio di settimane dal parto e sono simili alle normali mestruazioni. Si tratta in realtà dei lochi, cioè parti del rivestimento uterino e del sangue che sono espulse dall'utero. Non sono quindi mestruazioni e non vanno confuse con esse.
La prima mestruazione vera, la quale segna appunto la fine del puerperio, è detta capoparto e si presenta a circa 40 giorni di distanza da quando si è partorito il bambino.
Quando le mestruazioni tornano, l'apparato genitale è tornato alle sue normali condizioni anatomo-funzionali pregravidiche.
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Cosa accade durante il puerperio?
Durante il puerperio il corpo di una donna attraversa vari cambiamenti fisici ed emozionali. Non dimentichiamoci infatti che da quando il bambino nasce la sua vita viene stravolta. Entra in una nuova realtà e inizia anche ad avere nuove responsabilità. Per non parlare poi della stanchezza e dei vari disturbi fisici che deve affrontare.
Ogni donna ha diversi sintomi durante il puerperio, di seguito vi mettiamo una panoramica informativa di quelli più comuni che non sostituisce assolutamente il parere medico del ginecologo che è l'unico che possa fare una diagnosi precisa.
Per le prime 3-4 settimane del puerperio ci sono le lochiazioni, le perdite di sangue. Se all'inizio sono molto abbondanti e di un rosso vivo, andando avanti (già dopo i primi sette giorni in realtà), iniziano a diminuire e la colorazione diventa rosata. Chi invece allatta al seno, ha una durata inferiore di queste perdite grazie all'ossitocina, l'ormone che va a stimolare la produzione del latte.
Tra le altre condizioni che la neo-mamma può affrontare durante il puerperio troviamo i morsi uterini, cioè le contrazioni fisiologiche dell'utero dopo il parto. Ma anche la diastasi dei retti, una patologia non grave che tende a risolversi spontaneamente nel giro di alcune settimane.
Questa fase di transizione porta ad alcune donne la difficoltà a svuotare la vescica completamente, ma anche sudorazione accessiva, peluria e l'eccessiva caduta di capelli. Non dimentichiamoci poi della fin troppo comune depressione post-partum.
Infine, per quanto riguarda il sesso post-partum, è perfettamente normale che durante il puerperio la donna non voglia i rapporti sessuali. Un rifiuto che può dare da uno a tre mesi in media. Non deve invece sentirsi forzata.
Superata questa fase, ecco che gli organi pelvici e addominali sono ormai tornati alla loro normale posizione. I liquidi in eccesso accumulati durante il parto vengono smaltiti e la circolazione sanguigna si riequilibria.
L'allattamento al seno in questa fase è molto importante perché non solo la mamma sta prendendo confidenza e deve anche imparare le migliori posizioni per nutrire il piccolo, ma allattare velocizza la conclusione della fase fisiologica del puerperio.