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Le posizioni del parto naturale

Il grande incontro si avvicina: per renderlo il più comodo e veloce possibile, non perdetevi tutte le posizioni del parto!
Le posizioni del parto naturale

Nell'immaginario di tutte, il parto viene visto in una sola posizione: supina, su di un lettino, con gambe divaricate, dinanzi all'ostretica e il ginecologo in piedi, pronti ad assistere a questo magnifico evento. Ma le posizioni del parto sono molte di più (per fortuna!), e ognuna può essere la più "comoda" a seconda delle esigenze della partoriente. Vediamole insieme una ad una, scoprendone i vantaggi ma anche gli svantaggi.

 

Supina

La supina, tra le posizioni del parto, come già accennato, è quella classica, sdraiata su di un lettino, con gambe divaricate e leggermente rialzate. Ma se riflettiamo sui vantaggi e svantaggi di questa posizione scopriamo qualcosa di molto interessante: l'unico vantaggio è a favore del ginecologo e dell'ostetrica, dato che è molto più facile e comodo per loro monitorare e agire in questa modalità. Per la partoriente invece gli svantaggi sono molteplici in quanto si tratta della posizione meno naturale per partorire che va contro un principio inattaccabile, ossia quello della gravità. Da sdraiate infatti il bambino avrà molta più difficoltà ad uscire provocando dolori più intensi e di conseguenza parti più lunghi.

 

In piedi

La posizione in piedi è quella invece che maggiormente riesce a sfruttare il principio di gravità. Per attuarla occorre che la donna si appoggi a qualcosa che può essere una corda o anche il suo compagno, il quale può sorreggerla dalle braccia. Restando in piedi, tra una contrazione e l'altra, c'è anche la possibilità di muoversi e camminare più facilmente. Però c'è da dire che a lungo andare questa posizione potrebbe essere stancante per il partner!

 

Carponi

Tra le posizioni del parto quella a carponi, quindi a quattro zampe, forse è la più comoda, in quanto le ginocchia sono appoggiate a terra e quindi non si stancano e il bacino è più libero di muoversi assecondando l'arrivo delle contrazioni. Se si partorisce in questo modo molto utili possono essere degli oggetti come una sedia con cuscino o la grande palla da fitness, su cui poggiare completamente braccia e testa, girata di fianco. Per la posizione carponi non c'è nessun contro, sono tutti pro!

 

Accovacciata

La posizione accovacciata è forse quella più antica e naturale, e che prevede di stare piegate sulle ginocchia, favorendo la forza di gravità per un'uscita più veloce del bambino. Per partorire in questa posizione è bene che abbiate le gambe ben allenate e resistenti, altrimenti rischiate di stancarvi, ma potete sempe risolvere alternando questa ad altre posizioni più comode e rilassanti. Inoltre, potreste aver bisogno di un supporto esterno come una sedia a cui appoggiarvi o anche il vostro compagno.

 

Laterale

Come ultima, tra le posizioni del parto elencate, abbiamo quella laterale, distesa di fianco su di un letto con gamba esterna piegata verso il petto e mani aggrappate alla spalliera durante le spinte. Partorire in questa posizione sfrutta meno il principio di gravità ma permette alla donna di riposarsi tra una contrazione e l'altra.

 

Concludiamo dicendo che non esiste una posizione migliore di un'altra, ma quella più giusta per voi e soprattutto quella che vi faccia sentire più comode nel momento del parto, l'importante è assecondare quello che il corpo vi chiederà!


Foto: Credits: Foto di @ryanmfranco | Unsplash
  • Le posizioni del parto naturale
  • Accovacciate con sedia
  • Carponi su tappeto
  • In piedi appoggiate al partner
  • Posizione accovacciata
  • Posizione carponi sul letto
  • Posizione laterale con cuscino
  • Posizione supina
  • Sedute sulla sedia
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Di Sara Pennetta © Riproduzione Riservata

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