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Parto cesareo

In questo articolo ci occupiamo del parto cesareo: che cos'è, i tipi di anestesia, quando si parla di parto cesareo programmato durante la gestazione e quando invece è una decisione presa al momento del travaglio, dal medico di turno, per eventuali complicanze che possono sorgere e creare problemi sia al bambino sia alla mamma

Parto cesareo

Il parto naturale è sicuramente preferibile, ma ci sono dei casi in cui è necessario ricorrere al parto cesareo. Il parto cesareo può essere programmato o non programmato. Un parto cesareo programmato si ha per esempio se la futura mamma soffre di disturbi ai reni, oppure al cuore, o se ha la placenta previa (cioè che ricopre al 100% il collo dell'utero). Procedendo con un parto naturale potrebbero sopraggiungere delle complicazioni; a seguito delle contrazioni potrebbe staccarsi la placenta e provocare un'emorragia. Parto cesareo programmato anche se il bambino è podalico, ovvero se si presenta coi piedini rivolti verso il canale del parto, o ancora se la mamma è affetta da particolari infezioni che potrebbe trasmettere al bebè mediante il parto naturale. E infine, se si tratta di parto gemellare.

Credits: Foto di @jonathanborba | Pexels


Il parto cesareo non programmato è quello che viene deciso all'istante, al momento del travaglio, solitamente per complicanze inaspettate. Il travaglio viene fatto sotto stretto controllo del tracciato cardiotocografico che potrebbe appunto segnalare qualche anomalia. Un altro caso può essere quando la futura mamma ha già alle spalle numerose ore di travaglio e quindi il bambino può soffrire, oppure quando il si inizia a staccare la placenta (in questo caso al bambino non arriverebbe più ossigeno).

 

Credits: Foto di @jonathanborba | Pexels

 

Il taglio cesareo è una vera e propria operazione chirurgica e dura circa mezz'ora. Le anestesie che si possono praticare sono due: anestesia generale e anestesia epidurale. Quest'ultimo tipo di anestesia però si può decidere solo se il parto cesareo è programmato, in quanto è la futura mamma a parlare con l'anestesista per scegliere insieme la via migliore: con l'epidurale, la donna rimane sveglia e cosciente, mentre con l'anestesia generale ovviamente no.

Post cesareo
Come ogni altra operazione, i giorni immediatamente successivi sono i più duri. Alla neo-mamma subito dopo il parto verranno somministrati degli analgesici. Dovranno passare però almeno 5 ore prima di poter bere qualcosa e almeno 12 prima di poter mangiare. Dopodiché si può provare a muoversi lentamente e sedersi sul letto e solo il giorno dopo provare ad alzarsi da sole.
Il ricovero in ospedale non sarà di 3 giorni, come capita normalmente nel caso di un parto naturale, ma sarà invece di 5 giorni. Una volta a casa, le raccomandazioni riguardano il fatto di non fare sforzi, di curare l'igiene del taglio e di non fare il bagno prima che siano passati almeno venti giorni dal giorno del parto, è preferibile, in alternativa, una doccia veloce.
Se dopo un parto cesareo deciderete di avere un altro figlio, quasi sicuramente decideranno di farlo nascere nuovamente con parto cesareo, anche se comunque si può ben dire che ogni parto, così come ogni gravidanza, è a sé.

 

Credits: Foto di @mcore | Pexels


La gioia che rimane dopo il parto, cesareo o naturale che sia, è il vostro bambino: una dolcezza immensa che sarà in grado di farvi dimenticare subito i dolori e la sofferenza provate per farlo nascere. Sembrano frasi fatte, ma solo dopo che avrete partorito saranno quelle frasi fatte, che sicuramente direte anche voi.

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