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Stitichezza nei neonati

Tra i disturbi dei neonati che maggiormente preoccupano e, letteralmente, tolgono il sonno a mamma e papà troviamo la stitichezza.

Stitichezza nei neonati

Come si può identificare il problema?
Molti genitori tendono a parlare di stitichezza quando il loro bimbo non evacua ogni giorno con regolarità, intendendo in maniera generica tutta una serie di piccoli disturbi che possono affliggere l’apparato intestinale del bebè. In senso clinico però il termine stitichezza indica un problema ben preciso: un bimbo si considera stitico quando l’evacuazione è difficoltosa o dolorosa e le feci si presentano dure e consistenti.
Per capire se ci troviamo di fronte a un caso di stitichezza è importante monitorare il bambino, controllando frequentemente il pannolino, e verificare che non passino in genere più di due giorni tra un’evacuazione e la successiva.
In linea generale sappiamo che è arrivato il momento d’intervenire quando vediamo il bimbo agitato o nervoso a causa di questo disturbo.


Credits: Foto di @PublicDomainPictures | Pixabay
Rimedi dolci contro la stitichezza
Nella maggior parte dei casi il problema è dovuto alle feci che diventano troppo dure per poter essere espulse. In questi casi, a meno che il caso non richieda l’intervento del pediatra, possiamo intervenire e alleviare il fastidio con metodi naturali.
Per i bambini allattati al seno, anche se è più difficile che soffrano di stitichezza rispetto ai bimbi alimentati artificialmente, è opportuno innanzitutto controllare l’alimentazione della mamma. Introduciamo alimenti ricchi di fibre e beviamo molti liquidi.
Un altro rimedio light è effettuare un massaggio al pancino, muovendo le mani in senso circolare orario intorno all’ombelico. In questo modo aiutiamo il sistema intestinale a mettersi in movimento ed eliminare eventuali gas e feci.
Per i bimbi che già sono passati all’alimentazione solida possiamo provare a variare la dieta inserendo fonti di fibre come prugne secche, pere, cereali integrali con moderazione. È utile anche utilizzare olio evo per condire insalate e per cucinare.
Nei limiti del possibile bisognerebbe anche cercare di aumentare l’assunzione di liquidi.


Credits: Foto di @nnaakk | Pixabay

Rimedi "meccanici" contro la stitichezza

Se, nonostante questi suggerimenti, non abbiamo risolto il problema significa che dovremo passare a metodi più drastici e invasivi. In questi casi può essere utile stimolare l’evacuazione con un sondino rettale. Il sondino si acquista in farmacia e deve essere specifico per neonati. È importante fare attenzione a usarlo nel modo corretto, lubrificandolo prima di inserirlo nell’ano e muovendolo in senso circolare per stimolare le pareti rettali.
Come ultima risorsa possiamo provare anche a introdurre una suppostina di glicerina, sempre specifica per neonati. Questo metodo può essere fastidioso per il bimbo ma normalmente risolve rapidamente il problema.
Nel caso di questi metodi meccanici, non dimentichiamo che risolvono il problema al momento, ma non alla radice. Se il disturbo risale all’alimentazione non si risolverà se non si modifica la dieta.
Se invece si tratta di stitichezza in bimbi che stanno affrontando la fase di abbandono del pannolino, dovremo assicurarci di eliminare tutti quei fattori ambientali che possono ostacolare l’evacuazione. Rendiamolo un momento sereno, da affrontare senza fretta e senza stress.

Cosa è meglio evitare?
Soprattutto nel caso dei neonati evitiamo purghe o lassativi, in quanto il loro apparato intestinale non è pronto per questi trattamenti d’urto.
Non esitiamo a rivolgerci al pediatra in tutti quei casi che riteniamo preoccupanti o se notiamo che il bimbo non è a suo agio.

Di , © Riproduzione Riservata
TAG  mal di pancia  
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