Avere dei pargoli significa vedere la vita arricchirsi di tante emozioni, sensazioni, e imparare ogni giorno tante cose nuove, tra cui ad esempio tutti quegli oggetti necessari per il benessere del piccolino, dai pannolini, ciucci, biberon ai prodotti per l’igiene come shampoo o creme varie.

I pannolini rappresentano una delle prime necessità per i bimbi e la loro scelta è assai importante: la qualità, la tipologia, il materiale con cui sono fatti ecc incidono sulla scelta di acquisto. Senza considerare che il prezzo è anche un altro elemento determinante; spesso nei supermercati vi sono offerte vantaggiose, ma è possibile anche trovare mercati alternativi, come ad esempio gli spacci o gli outlet, in cui il prezzo è davvero invitante.
Sulle tipologie, molte mamme non hanno dubbi e si orientano verso quelli usa e getta, i più acquistati in assoluto, mentre altre scelgono, per ragioni di rispetto ambientale, delle alternative più ecologiche: vi ricordate i ciripà, di quando eravamo piccole noi? Ecco, esistono ancora e rappresentano però solo una piccola fetta di mercato.
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I pannolini usa e getta sono vantaggiosi per svariati aspetti, primo fra tutti la praticità, indubbiamente mettere e togliere in pochi secondi un pannolino che verrà poi gettato con il suo contenuto nel primo cassonetto è veloce e pratico, Certo è che se ci si sofferma sulla quantità totale di pannolini usati in un solo mese…beh qualche dubbio “ambientalista” dovrebbe sorgere dentro di noi. La verità è che la praticità spesso batte l’ambiente 10 a 1!
Sul materiale usato per questo genere di pannolini si sa che, nonostante le pubblicità martellanti sulla grande qualità dei materiali, di fatto spesso moltissimi bambini evidenziano il classico problema, cioè l’eritema da pannolino, per cui le povere mamme corrono in farmacia ad acquistare le creme specifiche e bombardano di domande i pediatri sul da farsi per risolvere il problema che pur essendo solo estetico è di fatto antipatico per il bambino.
Il pannolino è composto da diversi strati, costituiti da materiale poroso che lascia passare i liquidi per alcuni, altri invece hanno la funzione di assorbire e trattenere le feci. lo strato contenitivo è di materiale plastificato, che può originare dermatiti causate dall’innalzamento della temperatura, ma tra le problematiche, oltre alle dermatiti, si possono avere anche addirittura candida. Ecco il motivo per cui molto spesso si passa da un pannolino all’altro, fino a trovare quello che non rappresenta un problema.
L’altra scelta, sicuramente più consapevole nei confronti dell’ambiente, ma anche più rispettosa nei confronti della cute del bambino, è quella di optare per i pannolini di cotone. Questi sicuramente non causano dermatiti, candide o altre problematiche dermatologiche, inoltre hanno un ottimo impatto ambientale, poiché sono fatti di cotone, sono lavabili all’infinito e non si trasformano in rifiuto.
Questi pannolini si trovano e si possono acquistare in alcune tipologie di negozi, sensibili a queste problematiche, in sintesi difficilmente li troverete al supermercato.
Esistono degli accessori che rendono pratici anche i pannolini riutilizzabili, ad esempio dei comodi veli o fogli atti a raccogliere le feci: si tratta di fogli in cellulosa che permettono di non sporcare il pannolino e, essendo naturali, non creano alcuna irritazione dermica.
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Fino a che età è corretto usare il pannolino?
Questo è un dilemma che ciascun genitore prova sulla sua pelle, sono tante le domande e i dubbi ci assalgono sullo spannolinamento, ma in realtà poi è importante osservare il proprio bambino e cercare di cogliere i segnali giusti e importanti, che ci aiuteranno a invitarlo alla scoperta di un “mondo nuovo” senza pannolini. Ecco perché è oltremisura importante cercare di usare pannolini di buona qualità, poiché se il bambino ritarda il distacco da questo strumento è bene evitare che il medesimo possa causargli dei problemi.
Solitamente le bambine sono più precoci rispetto ai bambini e iniziano prima a prendere confidenza con il vasino o, alcune, già con il water. L’importante è non incoraggiarli troppo presto, ma capire il momento giusto e opportuno, senza soprattutto creare ansie e timori.