Come usare oggi i vecchi giocattoli di nonni e bisnonni per stimolare la fantasia dei bimbi

Viviamo in una società digitalizzata, dove bambini di pochissimi anni sono in grado di utilizzare gli ultimi ritrovati dell'informatica, come ad esempio un tablet, senza la minima difficoltà o un'app dal cellulare di mamma o papà!
Ma questa new generation gioca ancora in modo sano?
I vecchi giochi che un tempo fungevano da passatempo per i nostri nonni, ma anche per i nostri genitori, sono in verità del tutto validi ancora oggi e varrebbe la pena riprenderli in mano e far volare la fantasia, cosa in cui i giochi moderni spesso sono carenti.
Il gioco delle biglie
Che dire delle bellissime biglie di vetro che, con i loro mille colori, fungevano da piccoli ritagli di arcobaleno sulla terra polverosa dei cortili e dei giardini? Erano alla base delle sfide dei nostri nonni, che seguivano il Giro d'Italia in miniatura, simulando quello vero dei grandi campioni!
Credits: Foto di @InspiredImages | Pixabay
Il gioco del cerchio
I nostri nonni amavano giocare con il cerchio, bastava davvero poco per divertirsi, specie se in gruppo e in un cortile, si levavano le risa dei bambini che gioiosi correvano dietro i loro cerchi di legno fatti girare tenendo in mano un bastoncino che ne assicurava, grazie a brevi tocchi, l'equilibrio e la direzione.
Bastava poco per divertirsi e una buona parte del gioco era pura fantasia, che faceva trasformare il gioco in un inseguimento fra squadre che si sfidavano come antichi cavalieri! I più fortunati avevano il cerchio di legno, ma ci si poteva anche divertire sullo stesso principio utilizzando delle vecchie ruote di bicicletta! L'importante era partecipare e correre liberi fra le strade, forse più sicure di quelle odierne.
Se si ha a disposizione un cortile perché non riprovarci anche oggi? I bambini ne sarebbero entusiasti e la Play station verrebbe accantonata senza quasi ricordarsela!
Il mappamondo
I nostri nonni avevano dei bellissimi mappamondi! Tiriamoli fuori dalle soffitte e, dopo una bella spolverata, facciamoli girare con i nostri figli, insegnando loro la geografia in modo pratico, che rispetto al cartaceo è sicuramente più stimolante.
Credits: Foto di @artistlike | Pixabay
Perché serve giocare?
Perché il gioco stimola la fantasia e la creatività, poiché apre la mente verso nuovi mondi e unisce i bambini che condividono un momento ludico, li rende competitivi, ma al contempo stimola anche la tolleranza, il rispetto delle regole, l'amicizia insita nel gioco di squadra e, in generale, il rispetto verso il prossimo. Permette di conoscere i propri limiti ed è di stimolo per superarli!
Il gioco permette lo sviluppo della meraviglia, ovvero quella sensazione e stato d'animo che è alla base della scoperta, del divertimento, dello stare bene con se stessi e con gli altri.
Mancanza di stimolo
Purtroppo alcuni giochi moderni, soprattutto i videogiochi, sono spesso poco stimolanti da questo punto di vista, non meravigliano e a volte sono “conditi” da scene inadatte per i più piccoli, con violenza e combattimenti tra supereroi al limite dell'inaccettabile. Quasi passivamente si subiscono scene in cui, anche se si chiedono delle abilità, non si deve inventare nulla, la fantasia non ha spazio di esistere e non è richiesta, poiché tutto è programmato per raggiungere degli obiettivi propri e insiti nel gioco, non c'è alcun margine di sviluppo creativo.
Tornare a riscoprire i vecchi giochi può essere di aiuto non solo per i nostri figli, ma anche per noi genitori, che dimostreremo un coinvolgimento attivo nel rapporto tra loro e noi e rappresenteremo una fonte di conoscenza ed esperienza che darà di noi un'immagine positiva e forte ai nostri cuccioli.