Alcuni bambini mangiano la sabbia, un comportamento sbagliato che viene vissuto dai genitori con molta apprensione. Perché lo fanno e, soprattutto, fa male?

Quando un genitore "sorprende" il proprio bambino che mangia la sabbia, entra subito in uno stato d'allerta. Specialmente se è la prima volta che va al mare, è un rischio molto concreto. Il suo desiderio infatti è quello di conoscere l'ambiente a fondo, con tutti e cinque i suoi sensi.
Nella maggior parte dei casi i bambini non ci tengono affatto a ripetere l'azione. Quando la sabbia entra nella loro bocca si rendono conto che non è affatto buona. Possono esserci però dei rischi in questo unico gesto? Cosa accade se invece il bambino, trova piacevole la cosa, e continua a mangiarla?
I rischi per bambini (e adulti)
Gli esperti tranquillizzano in parte in genitori. La sabbia in sé non arreca particolari danni all'organismo, anche perché tutto sommato, ne vengono ingeriti solo pochi grammi. Il rischio maggiore in questo caso è che tale abitudine possa involontariamente portare il bambino a ingerire qualcos'altro presente in spiaggia. Basta pensare alle cicche di sigarette o i farmaci abbandonati da persone poco rispettose per l'ambiente e per gli altri.
Oltre a questi corpi estranei molto pericolosi, nella sabbia possono nascondersi anche residui alimentari sui quali si sono sviluppati alcuni batteri, come ad esempio quello della salmonella.
Si deduce perciò che la sabbia in sé non è pericolosa, ad esserlo è ciò che al suo interno si può trovare. Questo discorso non vale solo per i bambini, ma anche per gli adulti che inavvertitamente possono ingerirne un po'.