Home » Mamma » Infanzia » Il bambino mammone

Il bambino mammone

La mamma è sempre la mamma! Sono soprattutto i maschietti ad attaccarsi di più alle mamme. Le femminucce si dirigono invece verso il papà, in quanto da sempre il loro rapporto tra la mamma e la figlia femmina è conflittuale. Mentre la femmina da grande diventa autonoma, il figlio maschio rimane mammone...ovviamente questa frase non è da generalizzare, non tutti infatti sono mammoni.

Il bambino mammone

Alla nascita, la mamma rappresenta per il bambino l'unico universo e tra i due si instaura sin da subito un rapporto speciale. La presenza della mamma è molto importante, direi indispensabile anche per lo sviluppo psicologico del bambino. A partire dal primo anno di età, il bambino comincia a muoversi da solo, scoprendo il mondo che lo circonda. Può capitare però che il bimbo faccia “fatica” a muoversi in modo indipendente. E così, ad esempio, si vede il bambino che al parco giochi, anziché giocare coi suoi coetanei, resta aggrappato alla gamba della mamma.

Come bisogna comportarsi in questi casi?
Il carattere del bambino si forma durante i primi anni di vita e la mamma deve essere sensibile, rassicurandolo ma lasciandolo fare da solo. Non obbligate il bimbo alla vostra presenza perché lo volete voi o perché pensate che il vostro bimbo lo voglia o ancora perché pensate che sia la scelta più giusta. Niente di più sbagliato! Il bambino, ogni giorno, imparerà cose nuove, scoprirà, come dicevamo prima, il mondo. È vero che gli dovrete stare vicino, ma non addosso, dovrete anzi incoraggiarlo a fare da solo, facendogli capire che ce la può fare anche da solo, senza paura. Ovviamente, la prima a convincersi di quello che dice dev'essere proprio la mamma. Ricordatevi che il bambino riesce a capire ogni emozione che gli viene trasmessa. Se la mamma nel porsi al bambino è iperprotettiva e ansiosa per ogni cosa, è chiaro che il piccolo si sente protetto al massimo, e questo contribuirà alla determinazione di un attaccamento eccessivo. Rimane un comportamento eccessivo che per il bambino significa insicurezza totale.
Credits: Foto di @White77 | Pixabay
Ma quindi, cosa può o deve fare la mamma?
Ci vuole una via di mezzo per non andare incontro al bambino “mammone”, anche a seguito di un comportamento staccato. Se la mamma si propone verso il bambino in modo freddo e distaccato, lo stato d'animo del piccolo sarà ovviamente confuso e tutto sarà più difficile nella crescita, nel rapporto con gli altri in modo indipendente. Quindi, mettete da parte l'ansia che fa male sia a voi stesse, sia al bambino, e anche il comportamento freddo.
Credits: Foto di @eberhartmark | Pixabay
Quali sono le occasioni in cui il bambino diventa insicuro e quindi va alla ricerca della sicurezza solo attraverso alla mamma? Sicuramente, in tutte quelle fasi di crescita, in cui è solo. Poniamo l'esempio di quando farà la nanna da solo nella sua cameretta, quando si cercherà di fargli “dimenticare” il ciuccio, quando nascerà un fratellino o una sorellina. Insomma, tutte le fasi psicofisico sono chiamate a “rapporto” per la sicurezza del bambino. È davvero difficile fare i genitori, e la mamma ha un ruolo importante nella crescita del bambino. Sicuramente, dovrete essere voi stesse, e volere il bene del bambino...per non ritrovarvi un domani un uomo mammone...!

Di , © Riproduzione Riservata
CONDIVIDI

GOOGLE ADS