Il gioco euristico per bimbi di uno e due anni unisce all'aspetto ludico quello della scoperta e dei primi approcci ad una sempre maggiore indipendenza.

A partire dal primo anno di vita il gioco continua ad essere l’attività principale dei bambini e non si tratta solo di divertimento o distrazione, attraverso il gioco infatti i nostri bimbi imparano a interpretare la realtà che li circonda e a muoversi nell’ambiente in cui vivono. Questi concetti li abbiamo già visti sia per quanto riguarda il metodo educativo Montessori che nei travasi montessoriani.
Un fattore basico nello sviluppo delle abilità del bambino nel suo secondo anno di vita è la conquista progressiva della mobilità. Questa capacità si acquisisce durante tutto il tempo in cui il bimbo è sveglio e attivo, e spesso si manifesta con un’irrequietezza del piccolo che non fa altro che spostarsi da una parte all’altra causando spesso apprensione nei genitori.
Per accompagnarli in questa scoperta dello spazio, senza limitare le opportunità di apprendimento, esiste il cosiddetto gioco euristico, ovvero un sistema di attività che aiutano il bambino a scoprire da solo le cose e il mondo che lo circonda.
Il termine stesso “euristico” infatti deriva dal greco “eurisco” ovvero scoprire, indicando proprio l’importanza dell’esplorazione e della scoperta.
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Il gioco euristico si basa appunto su un approccio libero agli oggetti e all’ambiente e sulla loro comprensione soprattutto attraverso il tatto, che dei 5 sensi è quello più attivo e utilizzato per la scoperta e l’esplorazione nei bimbi tra 1 e 2 anni.
Gli oggetti utilizzati per queste attività non dovrebbero essere giocattoli veri e propri, ma oggetti di uso comune di diverse forme, colori e materiali. Possiamo scegliere qualsiasi cosa che possa stimolare la curiosità del bimbo, da oggetti domestici a materiali naturali, con l’unica prerogativa che non si rompano facilmente e non siano tossici. Attenzione anche a eventuali piccole parti che possano essere ingerite o inalate.
Al momento di scegliere gli oggetti non operiamo a caso, ma consideriamo le possibili combinazioni o analogie in modo che i bimbi possano, attraverso il gioco, fare i loro primi approcci verso la diversificazione e classificazione.
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Attraverso il gioco euristico infatti i bimbi possono sperimentare colore, luminosità, consistenza, forma e aspetto degli oggetti liberamente e in maniera spontanea. Gli elementi del gioco possono essere introdotti in uno o vari cesti, oltre a vari contenitori vuoti che possiamo mettere a disposizione del bimbo. In questo modo, senza pressioni da parte dell’adulto, il bimbo sarà libero di riunire gli oggetti che ritiene analoghi per esempio per forma o per colore, effettuando appunto una classificazione su criteri di base.
Grazie a questa semplice attività spontanea il bimbo può sperimentare in maniera libera e indipendente concetti come la temperatura, il peso, la gravità e assimilare i concetti di similitudine e insieme.
Mentre il bimbo interagisce con gli oggetti messi a sua disposizione l’adulto deve rimanere al suo fianco osservandolo per fargli sentire la sua presenza, ma senza cercare di guidarlo o correggerlo, è infatti anche attraverso la ripetizione di vari tentativi che i vari concetti possono essere meglio assimilati.
Il bimbo viene così spronato dalla sua stessa curiosità ad allenare la coordinazione tra occhi e mani per poter manipolare con sempre maggior precisione gli oggetti presentati, fomentando la sua indipendenza e ponendo le basi per una buona autostima.