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Eritema solare nei bambini: come prevenirlo e curarlo

Il sole, se con la corretta esposizione, è benefico anche per i più piccoli. È fondamentale però evitare eritemi e scottature che possono lesionare la pelle ancora molto fragile e delicata dei piccoli

Eritema solare nei bambini: come prevenirlo e curarlo

Portare i bambini piccoli al mare non ha controindicazioni particolari, anzi fa molto bene perché possono respirare iodio ed evitare l'afa che in estate colpisce la maggior parte delle città.
Anche andare in spiaggia con i piccoli ed esporli alla luce solare può avere dei benefici perché il sole aiuta a sintetizzare la vitamina D, stimola la crescita e sviluppa il sistema immunitario cutaneo.
Tuttavia è fondamentale che i genitori si attengano a scrupolose regole di esposizione per evitare scottature ed eritemi solari nei bambini in quanto la loro pelle è ancora molto sottile e delicata.
Come difendere i propri figli da tutto ciò? E nel caso dovessero presentarsi rossori e vescicole cosa bisogna fare?

Sintomi e zone colpite
L'eritema solare nei bambini si manifesta più o meno allo stesso modo di come avviene negli adulti, ma i piccoli sono maggiormente esposti al rischio, che aumenta tanto più aumentano le ore di esposizione al sole.
Se non sono state seguite alcune semplici regole, è facile che dopo 4/8 ore di troppo sole la pelle si presenti arrossata, calda e dolente, con dei puntini rossi pruriginosi, nei casi più gravi possono anche comparire vescicole con liquido, malessere e febbre.
Solitamente questi sintomi si presentano nelle zone più delicate del corpo come il contorno labbra, la fronte, il naso, il dorso delle mani, dei piedi e sul petto, ma possono comparire ovunque.

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Credits: Foto di @Daniela Dimitrova | Pixabay
La prevenzione prima di tutto
L'eritema solare nei bambini andrebbe sempre evitato e affinché non si presenti è importante adottare le seguenti norme, alcune molto simili a quelle che dovrebbero mettere in pratica anche gli adulti:

  • non esporre al sole i piccoli tra le 11 e le 16 perché sono le ore in cui i raggi sono più forti;
  • far indossare sempre una maglietta di cotone chiara e un cappellino che protegge il viso;
  • spalmare la crema solare su tutto il corpo del piccolo quando si è ancora a casa e ripetere l'applicazione più volte poi in spiaggia;
  • usare creme solari con protezioni alte, tipo 50 +;
  • se il bambino sta assumendo antibiotici evitare di esporlo al sole.

Dal momento che spesso l'eritema solare è causato dalla combinazione dei raggi solare con la salsedine e la sabbia, dopo che i bambini hanno fatto il bagno in mare e giocato con secchiello e formine, i genitori dovrebbero sciacquarli con dell'acqua dolce per eliminare questi agenti arrossanti e rispalmare la crema.
Inoltre la sera dopo la doccia va usata una lozione dopo-sole a base di calendula o aloe vera che hanno proprietà lenitive, idratano in profondità e rigenerano la pelle.

Credits: Foto di @Daniela Dimitrova | Pixabay
Cosa fare in caso di eritema solare nei bambini
Se nonostante le accortezze alcune parti del corpo del bambino si arrossano e gonfiano, è necessario sia usare pomate specifiche a base di cortisone o idrocortisone, sia interrompere l'esposizione del bimbo al sole fino a che l'eritema non sia passato completamente.
Per alleviare poi i fastidiosi sintomi può essere utile fare degli impacchi a base di amido di riso sulla zona colpita mentre se la scottatura pruriginosa è particolarmente grave ed estesa sarebbe meglio, oltre alle creme cortisoniche, spalmare sulla pelle l'olio di iperico, molto potente in caso di ustioni e piaghe.

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