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Bambini e vitamine

Un fatto che in questi giorni fa parlare molto è quello legato a numerosi casi di bambini che assumono vitamine spesso a sproposito. Bambini che, come gli adulti, sono tirati all’interno delle reti del commercio più assurdo e meno controllato; poiché le vitamine si vendono così facilmente che non è necessaria la prescrizione di nessun medico e pediatra, ma basta entrare in qualsiasi farmacia e farne liberamente incetta

Bambini e vitamine

Sempre in crescita le madri preoccupate dello stato di salute dei propri figli, che assillano con domande spesso esagerate i pediatri, per farsi consigliare su quali e quante "pastiglie colorate" sarebbe il caso di dare. La maggior parte dei nostri bambini non ha realmente bisogno delle vitamine, l’alimentazione, se attenta ed equilibrata, ne apporta a sufficienza. Il più delle volte si presta poca attenzione a quello che si mangia, cosa che potrebbe evitare delle reali carenze. Oserei pensare però che si tratti per lo più di una moda e di una certa paura di “mancanza” ingiustificata.

La moda alla quale faccio riferimento è quella di molti adulti, non tutti per fortuna, ovvero “integrare sempre e comunque”, anche quando non ne esiste la valida motivazione. Ecco che poi, la stessa moda la applichiamo indistintamente e ingiustamente anche sui bambini. Allora non sarebbe molto più semplice, anche se mi rendo conto più impegnativo, far seguire ai nostri figli una dieta ricca di frutta, verdura e legumi? Anche se i piccoli arricciano il naso davanti a un fumante minestrone o a una colorata e morbida crema di verdure, val bene lo sforzo per convincerli che è molto più sana quella scelta che non la pastiglietta colorata.
Peraltro quelle pastigliette spesso sono associate a “caramelline”, così buone da usarle in modo non corretto e rischiare poi, davvero, qualche serio danno. Perché non è vero che non fanno male: le vitamine idrosolubili hanno come peculiarità quella di non originare “serbatoi di riserva”, ma se consideriamo quelle liposolubili, come ad esempio le vitamine A, D, E, K, se consumate in eccesso potrebbero dare qualche problema poiché il nostro organismo tende a immagazzinarle, cioè ad averne una riserva. Credits: foto di @Bruno Marques Designer | Pixabay
È meglio consumare quindi i prodotti naturali che ciascuna stagione ci offre, tanta frutta e verdura fresca, rispettando l’acquisto consapevole, evitando di comperare per i nostri figli alimenti precotti o cotti, abbastanza poveri di vitamine, nocivi se consumati ogni giorno. Far ruotare gli alimenti, creando vivacità nella dieta, e evitando così di rendere monotona l’alimentazione. Gli integratori possono essere usati solo se davvero sussiste una reale necessità, peraltro valutata obiettivamente da un medico curante o, nel caso dei bambini, direttamente dal pediatra. E’ proprio a lui che vanno manifestati gli eventuali dubbi sull’alimentazione del bambino, per valutare insieme l’anamnesi alimentare, cioè le abitudini nutrizionali, e capire se esistono dei deficit di qualche microelemento (vitamine e sali minerali).

Credits: Foto di @Anna Shvets | Pexels
Un recente studio condotto in California presso l’Università dalla Dottoressa Shaikh (pediatra) ha evidenziato e confermato ciò di cui abbiamo parlato sino a questo momento. Lo studio prendeva in considerazione un gruppo di bambini e adolescenti, dell’età compresa tra i 2 e i 17 anni, che per 4 anni è stato osservato e studiato per valutarne il consumo dei vari alimenti nella dieta e l'eventuale supplementazione vitaminica e mineralica. Lo studio voleva capire quanti usavano integratori, in quale quantità e l’effetto che questi potevano avere sulla salute. Il paradosso: gli integratori erano consumati soprattutto da quei bambini che avevano un’alimentazione corretta, equilibrata ed erano in salute, mentre non erano usati da chi, magari per ragioni economiche, aveva un’alimentazione povera e carente di molti alimenti, che ne avrebbe avuto forse bisogno. L’eccesso di vitamine e sali minerali provocava vomito e disturbi renali in bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni! Quando si dice “una mela al giorno.” Credits: Foto di @Engin Akyurt | Pexels
In sintesi bisognerebbe prestare più attenzione al momento della spesa, acquistare frutta e verdura fresche, consumarle soprattutto crude, visto che la cottura, anche se breve o concentrata, determina una perdita sia dal punto di vista delle vitamine che dei minerali. Formulare una dieta varia ed equilibrata, con pietanze saporite e stuzzicanti, alternare la carne al pesce, introdurre una volta alla settimana le uova, non far mancare il latte e i derivati, consumare pasta, riso e pane integrali e per qualsiasi dubbio tenere sempre come riferimento il pediatra.

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