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Il terzo trimestre di gravidanza

Giunti alla 27° settimana, manca davvero poco alla d.p.p. (Data Presunta Parto), e comincia così il terzo trimestre

Il terzo trimestre di gravidanza

Ne è passato di tempo da quando avete visto il test positivo, quanti cambiamenti da quel preciso istante! Se vi guardate allo specchio, il pancione a quest'epoca non passa sicuramente inosservato, ma sicuramente avrete saputo mantenere la vostra femminilità, scegliendo per ogni occasione l'abbigliamento adatto.
L'ago della bilancia in questi ultimi mesi potrebbe aumentare di due chilogrammi al mese, ma è un fattore soggettivo (e questione prettamente ormonale) e segue l'andamento di tutto il vostro percorso gestionale. Tenete presente comunque che in questo ultimo periodo il bambino crescerà di circa 200 grammi a settimana, e quindi aumenterà anche il peso della futura mamma. È importante mantenere una buona dieta alimentare senza esagerare o mangiare a sproposito e calcolare il peso ideale durante la gravidanza confrontandolo con il vostro, tenendo presente i vari fattori soggettivi che possono discostarvi dalla media e che avrete sicuramente discusso con il vostro ginecologo.

Credits: Foto di @derickray | Unsplash


Durante l'ultimo trimestre inoltre, il bambino risponderà con calci non appena mamma e papà metteranno la mano al pancione. Potrebbe fare fatica a muoversi come prima in quanto lo spazio si riduce per la sua crescita.
Uno degli inconvenienti per la mamma, in questo periodo potrebbe essere il mal di schiena, dovuto proprio all'aumento di peso. Anche in queste ultime settimane, sono molto consigliate le lunghe passeggiate.

 

Intorno alla 33° settimana, è in programma l'ultima ecografia. Il ginecologo vi comunicherà il peso del vostro bambino, e azzarderà più o meno quale sarà il peso alla nascita. Il bimbo dovrebbe essere già a testa in giù, pronto per nascere.
Gli esami da fare saranno sempre quelli del sangue e quelli delle urine. Il controllo della pressione arteriosa deve essere fatto settimanalmente per scongiurare pericolo di ipertensione.
L'ultima settimana si eseguirà l'elettrocardiogramma, il tampone (per scongiurare eventuali infezioni) e il monitoraggio per controllare il battito e la frequenza delle contrazioni.

 

Nell'ultimo mese, potete iscrivervi al corso pre-parto. Oltre a imparare le tecniche di respirazione da adottare al momento del parto (alzi la mano chi in quegli istanti si ricorderà di questi esercizi), si potrà fare amicizia con altre mamme e condividere insieme la stessa esperienza.

 

Credits: Foto di @annacivolani | Unsplash

 

Arrivati alla 38° settimana il bimbo è pronto per nascere e fino alla 42° settimana il parto non verrà indotto, a meno che non subentrino delle complicanze, per le quali è opportuno intervenire per l'incolumità della mamma e del bambino. Nel lasso di tempo indicato, si romperà il tappo mucoso (la cosiddetta rottura delle acque), arriveranno le prime contrazioni e giungerà il momento di andare in ospedale.
Non abbiate fretta, avrete tutto il tempo per preparare il necessario, magari meglio se è già tutto a portata di mano e recarvi in ospedale. Una volta in sala parto inizieranno i veri dolori, che poi si dimenticheranno una volta che abbraccerete il vostro bimbo. Il tempo per partorire varia da gravidanza a gravidanza, il tutto dipende dalla dilatazione che si raggiunge (che deve essere di 8 cm). Solitamente per il primo figlio si fatica un po' più del previsto, anche se vi sono le eccezioni. Mio figlio è nato in un'ora e mezza e auguro a tutte voi un parto come il mio, ma di questo magari ve ne parlerò in un'altra occasione!

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