Disturbi post interruzione di gravidanza

Redazione Amando  | 20 Nov 2023

Dopo un intervento per interrompere la gravidanza il fisico deve tornare alla normalità. Ecco quali sono i possibili disturbi e come curarli.

Anche se l’intervento per interrompere la gravidanza è un’operazione piuttosto semplice dal punto di vista medico, spesso comporta numerosi disturbi sia fisici che psicologici. Solitamente in seguito all’intervento è utile fare una visita di controllo dopo 15 giorni e un test di gravidanza dopo circa 20 giorni. Talvolta compaiono alcuni disturbi, la cui intensità è soggettiva. Ecco i più comuni e come affrontarli.

Perdite di sangue

Possono esserci oppure no: se non si superano i 10 assorbenti al giorno rientrano nella normalità e comunque le perdite dipendono sempre dalla storia ginecologica personale e dalla settimana di gravidanza in cui è stato eseguito l’intervento. Solitamente una borsa del ghiaccio sul ventre e il riposo sono più che sufficienti per risolvere il problema. Se proseguono, dopo un paio di giorni è meglio consultare un medico.
Le prime mestruazioni vere e proprie appariranno di solito dopo 30/40 giorni e potrebbero essere abbondanti.

Dolori addominali

Anche piccoli crampi all’utero, specialmente verso la 53esima giornata dall’intervento, sono del tutto normali; significa che l’utero sta riprendendo le sue dimensioni originarie. Anche il dolore ai reni per i primi giorni post intervento è tipico: sarà sufficiente del riposo. In alcuni casi potranno comparire cistite o dolori ovarici.

Seno turgido

Dopo un aborto, per almeno 10/15 giorni si hanno ancora in circolo gli ormoni della gravidanza e quindi il seno resterà ancora turgido e dolorante. Se si dovesse fare un test di gravidanza, si risulterebbe positive, proprio a causa di questi ormoni. Se però compare la montata lattea è importante contattare subito il centro dove si è effettuato l’intervento.

Febbre

Qualche linea in più di temperatura non deve allarmare, perché solitamente è normale con lo smaltimento della tensione provata e il ripristino dello stato di non gravidanza. Se però la febbre fosse alta e accompagnata da dolori addominali è bene farsi visitare subito dal ginecologo.

Rischio infezioni

Se l’ivg è stata eseguita correttamente l’unico vero rischio in cui si può incorrere è quello di infezione. Per questo durante tutto il periodo in cui ci sono perdite di sangue è importante:

  • non fare bagni nella vasca, ma solo docce tiepide e non usare assorbenti interni;
  • non fare lavande vaginali, ma lavarsi solo esternamente;
  • attendere almeno 20 giorni prima di avere rapporti sessuali, e tenere conto che dopo 20 giorni dall’Ivg si corre nuovamente il rischio di restare incinte.
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