Le donne in dolce attesa spesso soffrono dì questa fastidiosa infiammazione, perché gli ormoni, il tono muscolare e la vescica subiscono dei cambiamenti nei 9 mesi di gestazione.

La cistite è un'infiammazione che riguarda le vie urinarie, molto spesso colpisce la popolazione femminile tra i 20 e i 50 anni e ancor più il gentil sesso durante la gravidanza.
In questo periodo, infatti, la donna subisce diverse modificazioni corporee che si aggiungono alla già innata predisposizione ai disturbi urinari dovuti alla conformazione fisiologica. Ano e vagina sono molto vicini e ciò aumenta la diffusione di infezioni batteriche.
Più che in altre fasi della vita, è importante una diagnosi precoce per poter curare ed evitare le recidive della cistite in gravidanza.
Credits: Foto di @egor105 | Pixabay Le principali cause
Quando la donna è in dolce attesa subisce modificazioni ormonali ( tra queste l'aumento di progesterone) che causano il rilassamento della muscolatura liscia, con conseguente rallentamento del flusso di pipì e quindi infiammazioni della vescica.
Negli ultimi mesi di gestazione, poi, la compressione dell'uretra a causa del peso dell'utero, rende difficile lo svuotamento completo della vescica : si avrà così ristagno di un po' di urina che può provocare infiammazioni.
Un altro fattore che predispone la cistite in gravidanza è il diabete gestazionale poiché il glucosio rappresenta terreno fertile per i germi e i batteri.
Infine altre cause sono: la candida vaginale, i rapporti sessuali non protetti, l'errata igiene intima, il fisiologico aumento del ph vaginale e la stitichezza.
Cistite in gravidanza: sintomi, diagnosi e cura
Quando la donna sperimenta un'infiammazione urinaria i sintomi solitamente sono:
- difficoltà a urinare
- frequente bisogno di fare la pipì
- bruciore durante la minzione
- perdita di sangue nelle urine.
Può capitare però, che nonostante vi sia in atto l'infezione, la donna non accusi nessun sintomo; si tratta di casi di cistite asintomatica, e siccome durante la gravidanza la presenza di batteri potrebbe portare delle complicazioni, le donne dovrebbero fare l'esame delle urine una volta al mese, anche in assenza di disturbi.
Tra i rischi di un'infezione non curata vi sono problemi renali, parti prematuri e riduzione del peso e dello sviluppo del nascituro.
Perciò è importante individuare la cistite il prima possibile, facendo l'urinocoltura una volta al mese per i 9 mesi di gravidanza e in caso positivo contattare il medico che prescriverà l'antibiogramma per individuare la cura antibiotica adatta.
Credits: Foto di @xusenru | PixabayPrevenzione
Per prevenire la cistite in gravidanza e le recidive si consiglia di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno che aiuta la diuresi, usare biancheria di cotone, non trattenere l'urina, fare pipì prima e dopo i rapporti sessuali, cercare di tenere l'intestino pulito.
A livello preventivo può essere utile l'assunzione di mirtillo rosso che contribuisce la riduzione del ph urinario e impedisce l'adesione dei germi alle pareti della vescica.