I nonni hanno un’importanza assoluta per i bambini; il tenero rapporto di complicità che si crea tra l’anziano e il nipote, se possibile, non dovrebbe mai mancare nella crescita di un bambino...

L’uomo è l’unica specie vivente ad avere una relazione parentale che coinvolge più di due generazioni; non esistono animali che vivono una relazione nonno-nipote, ma questi si fermano alla sola relazione genitori-figli.
Quando nasce un bambino, automaticamente ci sono due genitori e quattro nonni, e si costruisce un nuovo sistema famigliare, con nuovi ruoli e funzioni. I nuovi nonni, devono riorganizzarsi e accettare che i propri figli sono diventati a tutti gli effetti degli adulti, responsabili di un essere indifeso. Il neonato ha bisogno di essere accolto e aiutato a crescere, e per farlo è necessaria la presenza dei genitori in primis, e poi dei nonni.
Non hanno un ruolo educativo
I nonni non dovrebbero avere la responsabilità di educare i nipoti, perché quel compito spetta ai genitori, che devono dare le regole e farle rispettare. Quello dei nonni è un ruolo più rilassato, fatto di coccole, di giochi e di tranquillità.
Mentre i genitori spesso sono agitati, frenetici e ansiosi, i nonni, per età ed esperienza, riescono a mantenere un equilibrio nelle relazioni, che è fondamentale affinché il bimbo non cresca stressato e impaurito.
È importante che tra nonni e genitori ci sia comunicazione, per chiarire la base dell’educazione che si vuole impartire al figlio e farla rispettare anche dai nonni, per evitare confusioni inutili. Se, infatti, i nonni viziano troppo il bambino, questi tenderà a considerare i nonni buoni e i genitori cattivi, crescendo con un approccio educativo sbagliato. I bimbi devono capire che i genitori sono gli educatori, e se vedranno che anche i nonni rispettano questo ruolo, non si creeranno confusioni.
Nonni vicini e lontani
La disponibilità e la vicinanza fisica di alcuni nonni, influenzano sicuramente la relazione con i nipoti, anche se spesso subentrano vecchi rancori e conflitti tra un partner e la propria o altrui famiglia. In questo modo si costringe indirettamente il bambino a stare lontano da delle figure importanti; privarlo della vicinanza o della relazione di una coppia di nonni, significa privarlo di una parte di sé che non potrà mai costruire se non attraverso le cure e i racconti di quei nonni che, in qualità di genitori dei genitori, costituiscono parte integrante della sua identità.
Altre volte poi, non c’è accordo sull’educazione da impartire al figlio e ciascun genitore si “affida” ai propri genitori, piuttosto che a quelli del partner, rassicurato dal fatto che ne conosce abitudini, pregi, linguaggio e metodo educativo. Ad incidere sulla maggiore vicinanza di alcuni nonni, c’è poi il fenomeno della separazione-divorzio e quindi l’esaltare la qualità e disponibilità di alcuni nonni, evidenziando le mancanze degli altri. Comunque, a prescindere dalle condizioni che determinano un avvicinamento o allontanamento dai nonni, la cosa certa è che sono sempre i genitori a deciderlo consciamente o inconsciamente, lasciando passare l’idea che esistono nonni più buoni e meritevoli di altri.