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Fecondazione eterologa

L'infertilità in una coppia è un duro ostacolo da affrontare e se si sceglie di avere comunque un bambino con la fecondazione eterologa va fatto in totale unione e sintonia

Fecondazione eterologa

Anche se in Italia la legge vieta l'inseminazione artificiale con il seme di un donatore (o l'ovulo di una donatrice), sono molte le coppie che si rivolgono all'estero pur di avere un figlio, soprattutto quando uno dei due partner è sterile.
Quindi accade che la donna sia incinta, ma di un uomo senza nome, quasi un amante misterioso, la cui presenza si può insinuare nel rapporto anche se non realmente, portando rotture e litigi.
In caso di fecondazione eterologa, è fondamentale che la coppia sia unita in questa decisione e viva la gravidanza in totale sintonia.

Credits: Foto di @fernandozhiminaiacela | PixabayL'infertilità
La diagnosi di infertilità porta la coppia, ed il singolo, a vivere un immenso stress, perché comporta l'accettazione di un vuoto: la mancanza del bambino immaginato. Si tratta di un vero e proprio lutto difficile da elaborare perché non c'è la perdita di qualcosa di concreto, ma di qualcosa solo immaginario.

L'inseminazione eterologa
La fecondazione con il seme di un donatore anonimo, non ammessa in Italia ma legale in molti Paesi europei, rappresenta una nuova declinazione affettiva e sociale della paternità, in cui l'uomo decide di “adottare” il figlio, ancora prima del concepimento. Già in questa scelta viene assunto un ruolo paterno che si rafforza durante la gravidanza quanto più viene vissuta insieme alla compagna, in modo quasi speculare. Gli uomini che sanno vivere meglio questa tipologia di paternità sono proprio quelli che, oltre ad aver elaborato il loro lutto procreativo, hanno poi saputo investire di significati e di affetti positivi il periodo della gravidanza, pur sapendo che le loro compagne erano “tecnicamente” incinte di un donatore anonimo.È importante non negare o banalizzare la realtà, che per molti uomini però è difficile da metabolizzare, proprio quando vedono crescere la pancia della propria donna.

Credits: Foto di @rainer_maiores | Pixabay Reazioni maschili
Alcuni uomini sono i primi a proporre alla moglie la possibilità di ricorrere alla fecondazione eterologa, altri invece lo fanno per compiacere le compagne, ma sono assaliti da dubbi e paure di non riuscire a sentire come proprio il bambino che nascerà.
Sforzarsi, o sforzare il compagno però è negativo perché non fa altro che accentuare il senso di impotenza e di depressione che colpisce questi padri. La conseguenza è l'allontanamento dalla donna e dal bambino, l'incapacità a fare ancora l'amore con lei e quindi continui conflitti famigliari. La donna insistente rivela spesso un tratto caratteriale castrante nei confronti dell'uomo.

Rivelare al figlio chi è il padre?
Rivelare o meno al figlio le sue origini biologiche e quindi la sterilità del padre? È il problema che si pongono le coppie che si affidano alla fecondazione assistita eterologa. E se alcuni sono disposti a parlare con il figlio della sua duplice paternità, per altri si tratta invece di un segreto da condividere solo con la propria compagna. Ma non c'è dubbio: la verità è il minore dei mali, bisogna parlarne altrimenti si creano dei segreti di famiglia attorno ai quali i figli costruiscono fantasie molto più angoscianti della verità, che prima o poi verrà comunque a sapere in un modo di certo più traumatico. Tanto più i genitori avranno accettato la loro sterilità di coppia, i figli cresceranno sereni e senza traumi. Può anche essere utile leggere l'articolo Figli in provetta: cosa raccontare?

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