Pur essendo opinione diffusa che un forte stress subito dalla mamma possa influire sull’allattamento, gli studi sostengono si tratti di un’eventualità rara e che la presenza e la quantità di latte dipenda da altri fattori. Cerchiamo di capirne di più

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni madre è potenzialmente in grado di allattare, purchè abbia informazioni adeguate e sostegno da parte di chi le sta intorno. Tuttavia sono molti i bambini privati di questo nutrimento e per molti il latte materno è un breve miraggio. In Italia circa il 90% delle puerpere inizia ad allattare, e il 30% di loro interrompe dopo tre mesi, e ma metà di quelle che proseguono lo fa in modo misto. Solo la metà dei bambini, a 6 mesi di età viene ancora allattato al seno. Tuttavia fino a questo periodo è molto consigliato mantenere l’allattamento esclusivo, cioè senza l’aggiunta di altri liquidi o dissetanti, perché aiuterebbe a preservare la salute della mamma, ma soprattutto del piccolo, che con questo alimento ha un nutrimento equilibrato.
Cosa sapere
Secondo gli esperti tutte le neomamme hanno la montata lattea e sono in grado di allattare. È sufficiente che il bambino succhi in modo corretto e che la mamma abbia cura di attaccarlo con frequenza e regolarità. La produzione di latte si autoalimenta: più il piccolo succhia, più latte si produce e un’interruzione protratta per vari motivi può ridurre la quantità di latte.
Altro aspetto che può minare l’allattamento al seno è l’insicurezza delle mamme di avere poco latte e così integrano con del latte artificiale. Ma ciò causa una diminuzione della fame del bambino, quindi una minore suzione e di conseguenza la diminuzione del latte materno.
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Regole per non perdere il latte
Ecco alcune semplici regole perché la produzione di latte sia adeguata alle esigenze del piccolo.
- L’allattamento va fatto a richiesta, ovvero il bambino deve poter poppare quando vuole e per il tempo di cui necessita. Se è necessario anche 12 volte in una giornata.
- L’allattamento deve essere esclusivo e quindi senza l’aggiunta di altri liquidi.
- Evitare l’uso del ciuccio per le prime 4/6 settimane.
- L’attacco al seno deve avvenire in maniera corretta, così da stimolare la produzione e assicurare una giusta alimentazione.
- Avere un’alimentazione corretta ed evitare diete.
- Fare dell’attività fisica senza esagerare con gli sforzi.
- Riposare adeguatamente seguendo i ritmi sonno-veglia del piccolo.
Stimolare l’ossitocina in periodi particolari
Può capitare che in seguito a un periodo stressante, un lutto o un forte spavento, le mamme ritengano di aver perso il latte. In realtà la produzione del latte dipende solo dalla stimolazione del seno, quindi se questa avviene in modo corretto il latte non può scomparire. Può, invece, capitare che il latte ci sia ma non esca: in questo caso è sufficiente fare un bagno caldo o bere una tisana, rilassarsi in modo che il latte possa nuovamente fluire. L’ossitocina, l’ormone che consente la produzione di latte materno, va stimolata con la suzione.