Home » Mamma » Allattamento » Curare il seno per l'allattamento

Curare il seno per l'allattamento

Curare il seno prima, durante e dopo l'allattamento contribuisce a combattere disturbi e a nutrire con più serenità il bambino

Curare il seno per l'allattamento

Prepararsi all'allattamento è molto importante sia per la mamma sia per il neonato. Occorre preparare il seno per tempo, per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Ecco perché bisogna avere una certa costanza nel prendersi cura dei capezzoli. A partire dal 3° mese di gravidanza sono consigliati i massaggi al seno con un olio idratante oppure una crema apposta per preparare la “strada” per l'allattamento, almeno un paio di volte al giorno per tutto il periodo della gravidanza a partire come abbiamo detto dal 2° trimestre di gravidanza.
La preparazione all'allattamento è molto importante anche per prevenire i 3 disturbi purtroppo molto frequenti.

Capezzoli dolenti
Il primo disturbo è dato dai capezzoli dolenti. Appena il neonato si attacca dal seno, il dolore si sentirà anche se avete avuto una certa cura con creme adatte e massaggi. Tuttavia, si tratta di un dolore “fisiologico” dato soprattutto dalla voracità del neonato. Ma è bene dire che i capezzoli dolenti non durano per tutto l'allattamento, ma tendono a scomparire dopo un po' di poppate. Vi sono delle creme particolari inodori che si possono mettere ai capezzoli prima e dopo la poppata, e che non sono assolutamente pericolose per il neonato.


Credits: Foto di @shvetsa | Pexels
Ragadi
Un altro disturbo legato all'allattamento sono le ragadi. Si tratta di piccole ferite del capezzolo che nascono quando il bambino non si attacca bene per la suzione. Le ragadi se sono profonde potrebbero anche sanguinare con il sopraggiungere di possibili infezioni. Anche in questo caso la prevenzione è data dalle creme e dagli oli idratanti, ma non solo. Occorre indirizzare il neonato ad una corretta suzione e di prevenire il tutto con una corretta detersione, evitando però lavaggi frequenti utilizzando detergenti a base di alcool. Dopo aver allattato si consiglia di lasciare i capezzoli scoperti per lasciarli respirare. Ecco perché personalmente penso che l'allattamento sia un momento che non bisogna condividere con nessuno, un momento intimo che debba essere circoscritto tra le mura casalinghe. È chiaro che laddove il neonato ha fame fuori casa, nulla vieta alla neo-mamma di allattare in mezzo alla gente, anche se su questo punto ci sono pareri discordanti, per via appunto dell'intimità e del rapporto che si sta creando tra mamma e figlio. Alla comparsa delle ragadi si possono usare delle creme specifiche cicatrizzanti.
In caso di dolori davvero forti, un altro consiglio che si può seguire è quello di non allattare più per almeno mezza giornata (12 ore) e in caso di poppate procedere con la svuotamento manuale del latte, in modo che il bambino non si attacchi ai capezzoli dolenti, facendoli riposare.

Ingorgo mammario
Da ultimo segnaliamo l'ingorgo mammario, che può sorgere quando la neo-mamma ha parecchio latte oppure quando, terminata la poppata, non si svuotano entrambe le mammelle per lasciare i seni liberi in attesa della nuova riproduzione di latte. Come regola di prevenzione diciamo che si possono fare delle poppate piuttosto frequenti nella giusta posizione per il neonato riguardo alla suzione.

Consigli
È chiaro che per una corretta preparazione all'allattamento occorre seguire anche una giusta alimentazione e mettere da parte alcune vecchie credenze, secondo cui in particolari situazioni non si possa allattare. Ma a parte qualche caso davvero grave, è utile dire che tutte le mamme possono allattare, anche chi ha il seno piccolo, anche se da piccole siete state allattate artificialmente. È sbagliato credere che allattare possa rovinare il seno, è logico che, come abbiamo detto prima, perderà un po' di elasticità, ma alla fine del periodo di allattamento è utile massaggiare il seno con una crema che ridoni elasticità e idratazione.

Di , © Riproduzione Riservata
TAG  allattamento   ragadi  
CONDIVIDI