Come si conserva il latte materno? È possibile surgelarlo? È normale che ci facciamo prendere da mille dubbi quando affrontiamo un tema tanto delicato come l'alimentazione del nostro piccolo, ma niente panico, conservare correttamente il proprio latte è più facile di quello che sembra!

Anche le mamme che scelgono l'allattamento al seno possono avere la necessità di conservare per un certo periodo il proprio latte, per esempio se con la ripresa dell’attività lavorativa non potranno essere sempre disponibili all’ora della poppata, o se desiderano averlo a disposizione per la preparazione di pappe per lo svezzamento.
Quando procediamo alla spremitura o all’estrazione del latte materno, sia con tiralatte o manuale, ci si presenta quindi il problema di come conservare correttamente il latte.
Il latte è un alimento delicato, che può facilmente inacidire o cagliare se non viene correttamente conservato. Oltre all’igiene è fondamentale seguire alcuni consigli per garantire la catena del freddo e non alterare i preziosi nutrienti che vogliamo arrivino integri al bebè.
Per limitare al massimo il contatto con germi e agenti esterni, la prassi più indicata è quella di utilizzare per la conservazione lo stesso contenitore che abbiamo usato per l’estrazione del latte. Quanti meno passaggi e travasi facciamo, minore sarà il contatto con l’ambiente esterno. I recipienti dovranno essere accuratamente lavati con acqua e sapone e risciacquati con acqua corrente. Non è necessario procedere con la sterilizzazione.
Il latte materno si presta ad essere conservato a temperatura ambiente, in frigorifero o congelato, ma dobbiamo fare attenzione a scegliere la modalità idonea alle nostre esigenze.
Conservazione del latte materno a temperatura ambiente
La conservazione a temperatura ambiente, per quanto rispettosa delle caratteristiche del latte, può essere effettuata solo in determinate condizioni e per poco tempo. In genere si considera che il latte appena estratto e conservato in un contenitore ben chiuso e pulito possa essere conservato a temperatura ambiente (25º o meno) per un massimo di 4 ore d’estate e 8 ore d’inverno.
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Conservazione del latte materno in frigorifero
La conservazione in frigorifero (a 4º) permette di conservare il latte fino a 48 ore se è appena estratto, mentre solo 24 ore se è scongelato. Prima di scaldare il latte bisogna mescolarlo bene, visto che è probabile che si suddivida la parte grassa dalla parte liquida.
Conservazione del latte materno in freezer
Se invece decidiamo di congelare il latte materno possiamo conservarlo anche per un anno a -20º o 3 mesi nel freezer se seguiamo alcuni accorgimenti.
Per esempio è raccomandabile conservare piccole quantità di latte separatamente, 50-100 cc, per poter scongelare solo la quantità che utilizzeremo immediatamente.
Ricordatevi inoltre di non riempire completamente i contenitori, con il congelamento infatti il latte aumenta di volume e potrebbe fuoriuscire. Ogni razione andrà poi etichettata con la data di estrazione per permettere di scongelare sempre il latte più antico.
Un metodo pratico e igienico per congelare il latte può anche essere quello di utilizzare le borse usa e getta per fare il ghiaccio.
Per utilizzarlo potete scongelare il latte nel frigorifero (tarderà diverse ore) o a temperatura ambiente. Per essere portato alla temperatura corretta di somministrazione immergete il contenitore a bagnomaria e scaldatelo fino al raggiungimento della temperatura. È meglio non utilizzare il microonde, in quanto potrebbe distruggere parte degli enzimi presenti nel latte, inoltre potrebbe rimanere parti più calde e altre meno.
Per quanto riguarda il sapore del latte non dovrebbe subire modifiche importanti dopo lo scongelamento, anche se non è da escludere che in alcuni casi possano prodursi cambiamenti dovuti alle modifiche nella struttura dei lipidi. In questi casi, se il bebè non rifiuta la poppata, non esistono normalmente controindicazioni alla sua somministrazione.
È possibile inoltre mescolare latte proveniente da diverse estrazioni, anche se il gusto e l’odore dovesse risultare differente. Il bebè infatti è già abituato ai cambiamenti nel sapore del latte dovuti all’alimentazione variata della mamma.