Per fortuna oggi lo stereotipo del macho, dell’uomo che non deve chiedere mai, è un po’ tramontato. Le nuove generazioni si confrontano con padri più affettuosi, meno controllati. Per questo hanno imparato a esprimere i sentimenti con minore imbarazzo senza per questo sentir sminuita la propria virilità.
Le lacrime non sono da deboli anzi piangere fa bene alla salute, perché la capacità di piangere fa parte dell’essere umano. Il pianto ci accompagna durante tutta la vita, da quando nasciamo a quando siamo bambini fino ai momenti cruciali dell’età adulta come amori, nascite, lutti.
Secondo una ricerca le persone si sentono meglio dopo aver pianto e quindi le lacrime sono uno sfogo. Solitamente gli uomini piangono quando la situazione è grave, e si è spinti a riflettere e cercare una soluzione. A differenza delle donne i maschietti piangono molto meno, ma non perché sono cerebralmente diversi, quanto piuttosto per motivazioni culturali.
Agli uomini viene insegnato che non è da uomini piangere, ma non c’è niente di più sbagliato, perché in molte situazioni anche un vero uomo può concedersi le lacrime. Un tempo si tendeva a dire in tenera età che “piangere è una cosa da femminucce” oppure “i maschi non piangono!”, e il bambino acquisiva questi concetti credendo che piangere fosse una debolezza. Oggi però le cose stanno cambiando e le mamme insegnano ai propri figli che anche se se sono maschi possono esprimere delle emozioni con il pianto
Solitamente il pianto é legato alla presenza di una maggiore sensibilità ed emotività caratteriale, prerogativa della donna. Questo però non significa che se un uomo piange è una femminuccia! Semplicemente è una persona che sa tirare fuori le proprie emozioni, positive o negative che siano, e riesce anche a condividerle con gli altri.
Molti uomini, invece, preferiscono controllare il pianto, con la conseguenza che per esprimere ciò che hanno dentro, tirano fuori comportamenti rabbiosi, culturalmente più virili. Ma chi lo ha detto?
Secondo i sociologi, le lacrime maschili sarebbero il segno che si sta raggiungendo la parità dei sessi: con il pianto l’uomo può esibire il proprio lato femminile, laddove la donna oggi si mostra aggressiva e mascolina. Le lacrime, quindi, non sarebbero il segno della debolezza ma della sensibilità dell’uomo.
Che forse gli eroi antichi non piangevano? Pianse Achille per il dolore della morte di Patroclo e di commozione quando Priamo, re di Troia, si gettò ai suoi piedi implorandolo di restituirgli il corpo di Ettore, il figlio che proprio Achille aveva ucciso. Pianse anche il mitico Ulisse quando alla corte dei Feaci ascoltò un cantore che rievocava le gesta dei Greci sotto le mura di Troia. D’accordo che si tratta di lacrime cantate da un poeta come Omero e non versate copiosamente sul piccolo schermo a beneficio dell’auditel. Certo, bisogna vedere in che modo piange l’uomo: se è misurato nella commozione e lo fa con naturalezza può risultare pure seducente agli occhi di una donna che può ritenerlo capace di slanci romantici.
La redazione di Amando.it è composta da quattro persone, che si occupano di realizzare guide, contenuti e notizie legati al mondo femminile: dalla moda all'oroscopo, dalla salute alle mamme.
Il budino al cioccolato è uno dei classici dolci, buono e sano anche per i ...
I bambini saranno entusiasti di passare una giornata all’aria aperta, e perfino i ...
Alcune fobie sono ormai entrate nell’immaginario collettivo, e ciascuno di noi ...
Lo scoppio del carro a Firenze è una cerimonia tradizionale che risale ai tempi ...
Durante il periodo pasquale Barile rivive ogni anno la giornata della Passione, ...
©
2024 Fytur Srl. P.IVA 16957971001 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur