Home » Lui » Mondo maschile » Padri separati, i nuovi poveri

Padri separati, i nuovi poveri

Dopo gli appelli della Caritas e delle varie Associazioni di genitori separati ora anche gli enti locali si stanno rendendo conto della nuova emergenza sociale: i nuovi veri poveri, quelli che vanno alle mense gratuite e nei dormitori non sono solo i senza tetto o gli stranieri, ma anche i padri separati con difficoltà economiche perché devono mantenere la ex moglie e i figli. Perché? E come si può ovviare il problema?

Padri separati, i nuovi poveri

Padri separati, problemi di mantenimento
Difficoltà di mantenimento


La fine del matrimonio, in un uomo con reddito medio, rappresenta la fine di una indipendenza economica. Se 1/3 delle entrate mensili viene versato direttamente alla ex moglie e ai figli, una parte viene versata per il mutuo o l’affitto, è ovvio che ciò che rimane è ben poco per permettere all’uomo un alloggio decoroso. Perciò se possibile molti padri ritornano sotto il tetto dei genitori, ma quando non è possibile si trovano costretti a chiedere aiuto alle mense e ai dormitori.

Spesso in sede di divorzio o separazione la casa coniugale viene attribuita al genitore affidatario dei figli, quasi sempre la donna; inoltre al capo famiglia che prima provvedeva al sostentamento del nucleo familiare viene imposto un assegno mensile di mantenimento. In genere questa cifra corrisponde a 1/3 delle entrate mensili del marito. L’uomo così entra in un circolo: oltre a perdere la casa e a dover mantenere moglie e figli, deve pagare doppie bollette, doppi affitti e doppie spese ordinarie.


In Piemonte un aiuto concreto

Per fortuna negli ultimi tempi le autorità comunali stanno prendendo dei provvedimenti per questa emergenza. Un pò ovunque si cerca di aiutare i padri separati. Uno dei provvedimenti più significativi è quello approvato dalla Regione Piemonte, dove i genitori separati possono ricevere aiuti economici dalla Regione e altre agevolazioni importanti. I padri separati con un reddito basso possono ricevere soluzioni abitative temporanee o definitive dove poter così continuare a vedere i figli in un ambiente sereno; in più c’è la possibilità di “stornare” dal reddito gli alimenti versati alla moglie, così si possono avere tutte le agevolazioni per le persone con un basso reddito. In più vengono favoriti tutti i programmi dei centri di assistenza e mediazione famigliare per sostegno psicologico, legale e sociale.



Alloggi per i padri separati

Padri separati
Roma
Anche la Capitale si è attivata e fornisce a una ventina di padri separati in difficoltà un alloggio decoroso. Si tratta di un residence con 20 abitazioni il cui costo mensile dell’affitto è irrisorio; la permanenza è a tempo e può durare massimo un anno.

Milano
Il capoluogo Lombardo sta lavorando al progetto di una casa per il padre separato con più di 100 posti letto, la mensa, la biblioteca e un giardino dove i papà con problemi economici potranno alloggiare in cambio di una quota molto bassa e incontrare serenamente i propri figli.


A chi chiedere aiuto

Oltre alle città e regioni citate sono numerose ormai le realtà cittadine che cercano di aiutare i padri in difficoltà. Per avere informazioni e sostegno bisogna rivolgersi al comune della propria città di residenza, dove gli assistenti sociali sapranno indicare i bandi per le agevolazioni e indicare associazioni che si occupano di questi problemi.

Di © Riproduzione Riservata
TAG  separazione   papà  
CONDIVIDI

GOOGLE ADS