Cosa fare se non vuole figli? Come capirne i motivi

Adriano Bocci  | 02 Feb 2024
Coppia che discute su un letto in casa

Essere un po’ infantili, avere paura delle responsabilità e non voler perdere la libertà sono alcune ragioni per cui alcune persone non vogliono avere figli.

Avere figli non è una regola per essere felici insieme, e molti ormai hanno capito che non serve avere una famiglia tradizionale per sentirsi realizzati. Tuttavia, è importante sapere se il no ai figli è per paura momentanea o una scelta definitiva.

“Cosa fare se non vuole figli?” è una domanda importante per chi desidera davvero una famiglia tradizionale. Guardare bene alcune abitudini può dare indizi su chi tende a evitare la paternità o maternità.

Quando un uomo non vuole avere figli?

La scelta di alcuni uomini di non diventare padri spesso nasce da motivazioni profonde e diverse che vanno oltre il semplice voler mantenere libertà e indipendenza.

Molti uomini pensano seriamente alle implicazioni etiche in un mondo con mille problemi ambientali, economici e sociali, domandandosi se sia effettivamente giusto portare al mondo dei figli in un mondo di incertezze.

Un altro fattore può essere la paura dell’impegno a lungo termine e delle responsabilità che implica l’essere genitori. Non è da poco preoccuparsi per la propria stabilità economica o poter fornire una qualità di vita decente ai figli, o anche aver paura di non riuscire a mantenere la carriera con le nuove esigenze della famiglia.

Copertina del libro I figli che non voglio, di Simonetta Sciandivasci
I figli che non voglio. Anche in formato Kindle.

Ennesimo problema può riguardare la relazione di coppia, nella possibilità che diventare genitori possa romperne l’equilibrio: la possibilità che le dinamiche col partner cambino drasticamente è un fattore concreto, magari facendo scendere in secondo piano tutte quelle belle abitudini che si erano create fino ad ora.

Insomma, è una decisione che vale sia come scelta personale che come atto di autoconservazione verso il sé, economico e relazionale, ma anche verso il partner. Trovare significato e soddisfazione nella vita, tra relazione, carriere e hobby, non implica necessariamente diventare genitori. In sintesi, come scelta, è molto ponderata e merita rispetto e comprensione, fuori da pregiudizi e stereotipi, che riflette un esame di coscienza.

C’è anche da considerare un aspetto negativo: a prescindere dal sesso di appartenenza, si potrebbe anche essere molto immaturi. Esistono quelle persone che si adagiano sugli allori dei propri genitori, o che sono troppo concentrati su carriera e divertimento, senza aver semplicemente voglia di costruire una famiglia.

Quando una donna non vuole avere figli?

La scelta di una donna di non volere figli può essere influenzata molto da considerazioni sociali, etiche e personali. Essere childfree non è semplice, soprattutto per lo stigma sociale che ne deriva.

Le donne che decidono di non diventare madri si ritrovano ad affrontare pressioni molto intense a causa delle aspettative ormai antiquate che associano femminilità a maternità. Molte donne, però, scelgono consapevolmente di non avere figli per concentrarsi sulla carriera che, per disparità sociale, solitamente risulta più difficile da perseguire rispetto agli uomini.

Come per gli uomini, però, potrebbe semplicemente essere assente l’istinto di diventare genitori o di avere una famiglia di tipo tradizionale. E non c’è niente di male.

Copertina del libro Non me lo chiedete più, di Michela Andreozzi
#childfree, la libertà di non volere figli e non sentirsi in colpa. Anche in formato Kindle.

In entrambi i casi, sia per uomini che per le donne, potrebbe uscire come fattore la questione delle malattie ereditarie, oltre agli eventuali problemi economici e alle responsabilità: sono considerazioni fatte a favore di autonomia, libertà e per i figli stessi. Non ci si può sentire in colpa per considerazioni legittime.

Contrariamente agli stereotipi, molte donne non rifiutano l’amore o la cura, ma dirigono gli sforzi verso relazioni e passioni. Non sempre è solo un mero rifiuto della maternità come concetto, ma è una decisione che viene da riflessioni e valori che vanno rispettati.

La società deve riconoscere e rispettare la complessità e la validità delle scelte delle donne in questo ambito, liberandole da giudizi e pressioni. Celebrare la diversità nelle esperienze di vita consente di apprezzare pienamente l’ampio spettro di contributi che le donne possono offrire al mondo, con o senza figli.

Adriano Bocci
Adriano Bocci


Ultimi Articoli

©  2024 Fytur Srl. P.IVA 16957971001 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur