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La cellulite: gli "stadi" per riconoscerla

Se sei convinta che la cellulite si sia impossessata di te... verificare a quale “stadio” si trova è d'obbligo per organizzare la strategia d'attacco!

La cellulite: gli "stadi" per riconoscerla

Partiamo dal nome “vero”, quello scientifico: gli addetti ai lavori chiamano la "cellulite" pannicolopatia-edemato-fibrosclerotica (pefs), un termine che è tutto un programma! Questo inestetismo, unitamente ad alcune fisiologiche conseguenze, interessa circa la metà della popolazione, in particolare femminile con ben il 95% dei casi.

Di cosa si tratta? Prima di tutto di un’alterazione del tessuto sottocutaneo, ricco di cellule adipose che, dopo la pubertà, possono aumentare solo di volume e non di numero. La cellulite si trova sotto la pelle ed è dunque caratterizzata dall’aumento del volume delle cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi in eccesso. La conseguenza di tutto ciò è una modifica dell’equilibrio del sistema venoso e linfatico (la linfa è un liquido che raccoglie i materiali di scarto dell’organismo e scorre nei vasi linfatici) , con conseguente rallentamento del flusso sanguigno e ritenzione di liquidi da parte dei tessuti. Ecco il perché del suo complesso nome scientifico: “pannicolo” indica che il problema è situato a livello del pannicolo adiposo sottocutaneo; “edemato” informa che prima a livello dell’ipoderma e poi nel derma, dove si trova il sistema sanguigno e linfatico, vi è ristagno di liquidi (edema) e “fibrosclerotica” evidenzia che ci sono fenomeni di organizzazione fibrosa.


Credits: Foto di @1898712 | Pixabay
Non è tutta uguale
La cellulite è di in 4 tipi, in base all’aggravarsi del processo degenerativo. In particolare:

  • Molle o flaccida: localizzata all'interno di cosce e braccia, colpisce persone di mezza età che hanno tessuto ipotonico o in soggetti che variano di peso. È costituita da infiltrati mobili con presenza di noduli sclerotizzati.
  • Edematosa: caratterizzata dalla presenza di ristagno liquido nelle zone di glutei e bacino, è dolorosa al tatto e spesso anche spontaneamente. È associata ad una cattiva circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori anche se inizialmente si manifesta solo un senso di pesantezza e di tensione alle gambe e ai piedi. Colpisce prevalentemente la parte bassa delle gambe, i piedi e le caviglie dando origine alle cosiddette “gambe a colonna”.
  • Dura o compatta: raramente dolorosa, si accompagna quasi sempre a segni di affaticamento venoso o linfatico degli arti inferiori con facilità all’ematoma e alle smagliature. Questi tipo di cellulite è la forma più comune e colpisce soprattutto i soggetti in buona forma fisica con una muscolatura tonica poco mobile, localizzandosi sue ginocchia, cosce e glutei.
  • Fibrosa: è la tipologia più acuta e profonda e indica che a livello dell’ipoderma e del derma vi è una situazione di ristagno di liquidi,. La cellulite, caratterizzata da un’organizzazione fibrosa, è come se avesse piantato delle “radici”.

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