È tendenza haircare, ma non solo. Se le celebs di tutto il globo hanno scelto il "no shampoo" come filosofia di detersione, un motivo ci sarà pure...

Sono sempre di più le celebrities che capitolano alla tendenza di lavare i capelli con prodotti “naturali”, riducendo o eliminando completamente lo shampoo. Tra queste, capelli... insospettabili come i lunghi e biondi di Amanda Seyfried e Gwyneth Paltrow e i ricci ribelli di Lorde vengono coccolati da trattamenti fai da te che mettono al bando chimica e profumi sintetici.
Le star in questione, pur non brillando per condotte particolarmente green, hanno abbracciato la tendenza di lavare le chiome con la tecnica del "no poo" quindi non utilizzando detergenti tradizionali ma impasti e miscele da preparare in casa con ingredienti facilmente reperibili.
Ecco che come per magia farina di ceci, bicarbonato, aceto di mele (tanto per citarne qualcuno) diventano protagonisti di shampoo di ultimissima generazione che seppur non avvolgendo la testa di morbida e profumatissima schiuma, lavano i capelli in profondità.
Tendenza che, appunto, negli ultimi anni ha visto sempre più sostenitori, non solo tra blogger di bellezza – fece scalpore la storia di due ragazze americane che documentarono day by day i visibili miglioramenti delle loro chiome sciupate grazie a queso tipo di lavaggio - pronte a sfidare la sorte pur di mettere in cantiere un post di certo supercliccato.
Perché senza shampoo?
Gwyneth Paltrow e Brad Pitt hanno dichiarato di essere fan del no poo perché le tossine presenti nei prodotti detergenti commerciali sono dannose per l'ambiente oltre che per la pelle, Lorde e Adele usano poco o per niente lo shampoo per poter gestire meglio le loro teste ribelli, mosse e voluminose, mentre Eva Longoria ha invece abbandonato lo shampoo per ridare vitalità e forza a capelli stressati e danneggiati.
Ma... “funziona”?
Chi può dirlo? I risultati sono diversi e sicuramente dipendono dal tipo di capello. Molte blogger si dichiarano soddisfatte e hanno rinnegato per sempre lo shampoo tradizionale, mentre per altre è stata un'esperienza praticamente inutile. Diverse sono anche le opinioni degli hairstylist ma, aggiungiamo noi, l'esperienza personale è sempre quella che deve dettar legge.