Una storia d’amore e d’inganno: Paolo e Francesca, gli amanti raccontati da Dante

Stefano Maria Meconi  | 06 Dic 2023

Paolo e Francesca, gli amanti raccontati da Dante nella Divina Commedia. Una storia d’amore e di inganno, finita in tragedia.

“Amor, ch’ al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e il modo ancor m’offende…

Amor, ch’al nullo amato amar perdona, mi prese costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona…

Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancillotto come amor lo strinse; soli eravamo e sansa alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo del disiato riso esser basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante.”

La storia di Paolo e Francesca nella Divina Commedia

Nel canto numero V si narra la storia di Paolo e Francesca, due personaggi veramente esistiti attorno al 1255, ma non esistono prove concrete dell’adulterio né che Paolo e Francesca si frequentassero veramente. Dante fu il primo a presentare questa coppia, come l’immagine passionale di due giovani che si trovarono separati dall’inganno delle rispettive famiglie. Dopo esser stati uccisi dal marito di lei che scoprì il tradimento, finirono nell’Inferno, l’uno accanto all’altro, abbracciati per l’eternità e costretti a vivere spinti dal vento della Passione, per la legge del contrappasso.

Francesca nacque a Ravenna, ed era figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna. Paolo e Gianciotto erano i figli di Malatesta. Le due famiglie avevano spesso forti contrasti e pensarono che unendo in matrimonio Francesca e Gianciotto, che era sì nato storpio, ma era un uomo d’armi e per di più uomo di governo, avrebbero risolto le loro liti. Paolo invece era un bel ragazzo e la famiglia decise ben di celebrare il matrimonio tramite procura; quindi inviarono Paolo a chiedere la mano a Francesca. La poveretta credette che la richiesta di matrimonio provenisse da parte di Paolo e accettò, ma al termine si ritrovò al fianco di Gianciotto.

Dante, nel canto, ascolta le parole di Francesca che gli spiega di come fu ingannata, e di quanto fosse malvagio il marito, il quale aveva ordinato ad un suo servo di seguire i due giovani e di riferirgli cosa facessero. Fu durante la lettura del libro, che raccontava l’amore tra Lancillotto e Ginevra, che i due giovani profondamente innamorati si scambiarono quel bacio. Il servo corse ad avvisare Gianciotto, che per rabbia uccise i due amanti.

Il matrimonio tra Francesca e Gianciotto Malatesta fu deciso dalle relative famiglie solo per arrivare ad una stabilità politica tra le due più potenti famiglie della Romagna. Tutt’ora non si sa se veramente sia accaduto tale delitto, ma rendiamo comunque grazie a Dante di averci donato un canto così splendido e pieno di amore e speranza. Perché, come dice Francesca, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona. E quello fu l’ultimo bacio e l’ultima lettura.

Ecco dove scoprire i luoghi di Paolo e Francesca

Il centro storico di Gradara, il borgo marchigiano di Paolo e Francesca

Gradara, situata nella regione delle Marche in Italia, è un borgo medievale famoso per il suo imponente castello e per essere lo sfondo della tragica storia d’amore tra Paolo e Francesca, resa immortale da Dante Alighieri nella sua “Divina Commedia”. Il Castello di Gradara, con le sue torri maestose e le mura fortificate, domina il paesaggio circostante ed è uno dei meglio conservati in Italia. La visita al Castello di Gradara permette di immergersi nell’atmosfera medievale e di esplorare le stanze che presumibilmente ospitarono i due amanti. Le mura del castello e le sue torri offrono un panorama mozzafiato sulla campagna circostante, mentre l’interno conserva affreschi, arredi e oggetti d’epoca che raccontano la storia e le leggende del luogo.

Il borgo di Gradara, con le sue stradine acciottolate, i negozi artigianali e le piccole trattorie, contribuisce a creare un’atmosfera di altri tempi. Passeggiando tra le vie del borgo, è facile immaginare la vita durante il Medioevo e sentire la presenza di Paolo e Francesca, due figure che hanno trascenduto il tempo per diventare simbolo dell’amore tragico e impossibile.

Ogni anno, Gradara celebra la sua storia e le sue leggende con eventi e rievocazioni storiche che attirano visitatori da tutta Italia. Il castello e il borgo non sono solo attrazioni turistiche, ma custodi di una storia profonda e di un patrimonio culturale che continua a incantare e ispirare.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi


Ultimi Articoli

©  2024 Fytur Srl. P.IVA 16957971001 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur