I tradimenti in ufficio sembrano essere molto comuni e la situazione si complica ancora di più quando si condivide il posto di lavoro sia con il partner ufficiale che con l'amante

Pare che 6 volte su 10 l'infedeltà di coppia si consumi sul luogo di lavoro. Solitamente si tratta di storie destinate a finire e talvolta scoperte. Come comportarsi in questi casi?
Nella classifica degli infedeli a lavoro, l'Italia è al primo posto, tra sesso e amori in ufficio, non sempre legittimi. Storie destinate a terminare, soprattutto quando il lavoro è temporaneo, e a maggior ragione quando si condivide il posto di lavoro anche con il partner ufficiale, oltre che con l'amante. Inoltre spesso il rischio è quello di mandare a rotoli tutto: matrimonio, reputazione e lavoro.
Secondo i sondaggi quando due coniugi dividono l'ufficio e uno dei due ha l'amante collega, il flirt è destinato ad essere scoperto in tempi brevi. Mantenere il segreto senza tradirsi con occhiate, allusioni e complicità è molto difficile; spesso i primi ad accorgersi sono i colleghi che, con vociferare e pettegolezzi, lasciano trasparire la tresca, anche davanti al coniuge tradito, o addirittura recapitando una lettera anonima al fedifrago.
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Segnali di tradimento da tenere d'occhio
Secondo uno psicologo giapponese i traditori sono persone inaffidabili anche professionalmente, perché distratti dalle loro storielle, e quando il tradimento viene consumato sul luogo di lavoro, dove è presente anche il coniuge, il traditore sarebbe ancora più nervoso e distratto. L'ansia in questo caso è scaturita dal timore di essere scoperto dal coniuge, ma anche che i colleghi capiscano ciò che sta accadendo.
Altri segnali, oltre all'agitazione, sarebbero improvvisi cambiamenti di programma, viaggi di lavoro organizzati senza la necessaria presenza del partner, o la necessità ingiustificata e ripetuta di rimanere in ufficio fino a tardi mentre l'altro rincasa prima, o di fare gli straordinari quando la partner ufficiale è fuori ufficio.
Se c'è il sospetto di tradimento
Quando si scopre il tradimento, o c'è anche solo il sospetto, si tende a scaricare tutte le colpe sull'amante, specialmente quando si conosce. Fare una scenata pubblica però è sbagliato e genera solo pettegolezzi. In questo modo si mette in piazza il proprio dolore e, all'umiliazione come persona e come tradito, si aggiunge il disonore sociale.
Per questo motivo la prima persona da affrontare è il compagno/a, il principale responsabile della sofferenza, e il confronto va riservato ad un momento in cui si è soli a casa. Solo dopo aver raccolto le prove certe dell'accaduto e di fronte al silenzio del partner si può cercare un confronto anche con l'amante, ma sempre in privato, e fuori dal luogo di lavoro.
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Perdonare il tradimento?
Perdonare un'infedeltà avvenuta sul luogo di lavoro è molto difficile: avvenuta sotto gli occhi dei colleghi è un'umiliazione ancora più grande, che non coinvolge solo la vita privata, ma anche quella professionale.
Chi è stato tradito prova vergogna e si sente sminuito, privato della propria dignità. Il perdono, già di per sé difficile, è ancora più faticoso se si vive quotidianamente nei luoghi in cui si è consumato il tradimento, contornati dalle persone che indirettamente sono stati testimoni dell'amore clandestino.
In questi casi, sia che si decida di superare il tradimento, sia che si chieda la separazione, la situazione migliore è chiedere un trasferimento lavorativo o addirittura, se possibile, cambiarlo.