I confini dell’amore. Bisogna dirsi proprio tutto?

Adriano Bocci  | 11 Feb 2024
Coppia felice in scena autunnale

L’amore si manifesta come l’unione di due corpi in un’unica anima, rispettando sempre l’individualità di ciascuna persona. Ma, vi siete mai chiesti se dire sempre tutto sia un bene?

A volte, l’entusiasmo di un nuovo legame amoroso ci spinge a cedere alla tentazione di aprirci completamente con il partner, rivelandogli ogni segreto.

Sembra pure che tra giovani americani si diffonda la tendenza a scambiarsi le password di internet e cellulari: un gesto che simboleggia un amore eterno e una fiducia incondizionata, ma che può rivelarsi un errore costoso, non soltanto in giovane età. Spesso, questo atto è simile a lanciare un boomerang: prima o poi, le conseguenze si rivelano.

In ogni storia c’è una parte dove la ragione si mette da parte e si fanno scelte impulsive, soprattutto nei primi mesi quando l’entusiasmo fa raccontare ogni parte del passato.

Ma il tempo passa. È normale voler riappropriarsi dei propri spazi, ma se si condivide tutto non è semplice.

Diritto di Privacy, in coppia? Sì, anche qui.

Il diritto alla privacy, anche all’interno di una coppia, rappresenta una colonna portante dell’individualità. La legge tutela questo aspetto come un principio di riservatezza sulla propria vita e tale diritto è inviolabile anche nei rapporti più intimi. Nonostante l’amore spinga verso una totale condivisione e unione, è fondamentale riconoscere che ognuno ha il diritto di preservare uno spazio tutto suo, senza che ciò faccia sentire il partner escluso o trascurato.

Io. Tu. Noi.

Rappresentazione del cerchio della privacy attorno a una donna
È bene tenere dei limiti.

Io, tu, noi: le tre dimensioni critiche nei rapporti amorosi. In alcune circostanze è impossibile che il “noi” prenda il sopravvento, tuttavia è fondamentale non perdere di vista le entità individuali, l’“io” e il “tu”. Ogni individuo e coppia ha la libertà di determinare dove l’uno finisce e l’altro inizia, ma i problemi arrivano quando non c’è allineamento tra i desideri di uno e dell’altro.

È un errore pensare che chi si apre senza riserve non abbia segreti o che chi rimane in silenzio celi segreti pericolosi. La propensione a condividere dipende fortemente dal carattere personale e dalle esperienze pregresse; alcuni sono più inclini alla condivisione, altri alla riservatezza. È quindi cruciale che ogni coppia affronti il problema di bilanciare l’individualità con la condivisione di coppia. Entrambi i partner devono essere consapevoli dei limiti entro cui è lecito indagare nella vita dell’altro, compreso il passato, le precedenti relazioni e le amicizie.

Limiti non negoziabili

Uomo che mostra il cellulare alla propria fidanzata
Non tutte le informazioni personali dovrebbero essere condivise in una relazione. Ecco alcuni ambiti dove la privacy deve essere una priorità assoluta:

  • Le password di social network, email, ecc.: mantenere private queste informazioni è fondamentale. La condivisione delle password non è un segno di fiducia, ma una pratica rischiosa che può aprire la porta a incomprensioni, gelosie e violazioni della privacy personale. È essenziale preservare uno spazio digitale personale che rimanga inaccessibile al partner.
  • Messaggi e comunicazioni private: le conversazioni che avete con amici, familiari o colleghi non devono automaticamente diventare di dominio pubblico all’interno della vostra relazione. Questi scambi sono parte della vostra vita individuale e rispettarli come tali aiuta a mantenere sani confini personali.
  • La scatola dei ricordi: elementi come lettere, fotografie e oggetti che fanno parte del vostro passato appartengono solo a voi. Non hanno bisogno di essere scrutati o giudicati dal vostro partner. Questi ricordi personali contribuiscono a formare la vostra identità individuale e dovrebbero rimanere protetti per preservare la vostra storia personale.
  • Il diario personale: questo è uno spazio unico per i vostri pensieri più intimi, paure, speranze e riflessioni. Condividerlo può portare a fraintendimenti o giudizi, dato che il contesto di questi pensieri è profondamente personale e potrebbe non essere pienamente compreso da altri. La privacy del diario va rispettata per garantire che rimanga un rifugio sicuro per l’espressione personale.
Adriano Bocci
Adriano Bocci


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